Pescara, adunata nazionale dei bersaglieri: la carica dei 90mila / Video
Da oggi a domenica l’allegra invasione: alle 8 sveglia alla città. Poi l’alzabandiera in piazza con la fanfara e il via a mostre, sfilate, incontri culturali
PESCARA. Un’invasione rumorosa e festosa di cappelli piumati. Ritmi veloci e cristallini che raccontano in musica la storia dell’orgoglio italiano con lo sfoggio di ben settanta fanfare. Il ricordo degli onori passati che si condensa in momenti di riflessione e di approfondimento, mostre e speciali annulli filatelici.
È il 65esimo raduno nazionale dei bersaglieri, che sta portando a Pescara da oggi a domenica 21 maggio dalle 60mila alle 90mila presenze tra fanti piumati e famiglie, provenienti da tutte le regioni italiane e perfino da New York, dal Canada e da Sydney.
Cinque giorni di “allegro trambusto”, organizzati per conservare la memoria degli onori storici e delle battaglie sociali combattute dal corpo di fanteria dell’esercito italiano che fu istituito il 18 giugno 1836 da re Carlo Alberto di Savoia.
I bersaglieri in Abruzzo sono circa 600, iscritti a 9 sezioni. La più numerosa è quella di Pescara, che conta 250 membri ed è intitolata a Settimio Di Battista, nato a Torre De’ Passeri il 12 Aprile 1919 e deceduto sul fronte Africa Settentrionale il 25 novembre 1941.
Ma lo spirito patriottico è molto sentito a Lanciano e Casoli (80 iscritti a testa), Teramo e L’Aquila (50 iscritti), mentre una tradizione vivace resiste a Sulmona, Colonnella, Avezzano e Francavilla. L’orgoglio abruzzese di questo raduno nazionale è simboleggiato dal bersagliere di Città Sant’Angelo Giuseppe Carota, immortalato per l'epico ingresso a Roma dalla breccia di Porta Pia e scelto anche come immagine della manifestazione. Nella locandina è rappresentato mentre percorre un sentiero tricolore che lega il mare e la montagna, luoghi simbolo della regione, che rendono Pescara la città ideale per ritrovarsi.
Il programma, ricco di appuntamenti musicali e culturali, coinvolgerà i diversi quartieri nelle tante sfilate a passo di corsa e nei concerti di fanfare organizzati in angoli strategici del capoluogo adriatico: dal più grande in piazza della Rinascita (sabato alle 20,30) agli altri in centro, a Porta Nuova, ai Colli e nelle piazze lungo la riviera nord e sud. Si comincia questa mattina alle 10 con la presentazione della kermesse al Museo Colonna che, per l’occasione, inaugurerà anche una sezione temporanea riservata alla raccolta di cimeli, documenti e altri materiali provenienti dal Museo storico dei bersaglieri di Roma. La cerimonia dell’alzabandiera in piazza Primo Maggio con le autorità cittadine darà ufficialmente il via alla manifestazione. «Siamo pronti a invadere pacificamente la città», dicono il presidente del comitato organizzatore e dell’Associazione bersaglieri d’Abruzzo, Giuseppe Perrotta e il segretario regionale Sandro Di Cristofaro. I bersaglieri di tutte le sezioni italiane e straniere sfileranno nella maxi parata di domenica, momento clou del 65esimo raduno nazionale.
Alle 8 in punto i fanti piumati si raduneranno davanti allo stadio Adriatico-Cornacchia e daranno la sveglia alla città al suono delle fanfare. La partecipazione stimata è di circa 35mila persone, che attraverseranno Porta Nuova e il centro al ritmo delle fanfare, accompagnati dai figuranti della Perdonanza dell’Aquila e della Giostra cavalleresca di Sulmona. Il corteo percorrerà viale Marconi, corso Vittorio Emanuele e corso Umberto, fino ad arrivare a piazza della Rinascita, dove si svolgerà il passaggio della stecca tra i sindaci di Pescara e San Donà di Piave, luogo del raduno nazionale 2018. Tra le iniziative da segnalare c’è l’arrivo del medagliere nazionale e il trasferimento in Comune (venerdì 19), i due annulli filatelici predisposti da Poste Italiane, le sfilate di mezzi d’epoca e le dimostrazioni della Protezione civile. Diversi gli incontri di approfondimento, come quello con il generale Riccardo Marchiò che interverrà al Museo Colonna sul tema delle missioni di pace, e i momenti religiosi, come la messa (sabato) nella cattedrale di San Cetteo officiata dal vescovo Tommaso Valentinetti. La conclusione del raduno è affidata, come da tradizione, all’ammainabandiera in piazza Primo maggio (domenica alle 18).
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