PESCARA
Acqua, emergenza senza soste: un’altra settimana di chiusure
Sorgenti ancora a secco dopo l’ultimo monitoraggio dell’Aca: disagi per oltre 100mila cittadini. Razionamenti in 19 comuni della provincia e riduzioni notturne nella parte alta di Pescara Colli
PESCARA. Un’altra settimana di chiusure e riduzioni della portata dell’acqua a causa della crisi idrica per oltre centomila utenti di Pescara e provincia. È stato comunicato dall’Azienda consortile acquedottistica (Aca) con l’ultimo aggiornamento diffuso ieri, dopo il monitoraggio del livello delle sorgenti del Gran Sasso e della Maiella dalle quali l’acqua defluisce e dopo il controllo dei rispettivi serbatoi, precisando che «permane lo stato di criticità delle sorgenti a causa del perdurare delle condizioni meteo di siccità».
Come già anticipato nei giorni scorsi dal direttore tecnico Lorenzo Livello, i razionamenti cominciati a fine luglio andranno avanti ancora, almeno fino al 22 settembre, salvo ulteriori proroghe stabilite dall’azienda che serve i Comuni della provincia di Pescara e di parte del Teramano e del Chietino. Ad oggi i cittadini interessati dai disagi a causa dei rubinetti a secco da oltre un mese e mezzo sono schizzati a 102 mila e 363 tra utenti del capoluogo adriatico, di 19 Comuni della provincia e dei territori limitrofi di Francavilla e San Giovanni Teatino.
LE CHIUSURE NOTTURNE A Pescara le chiusure notturne, dalle 22 alle 6 del mattino, riguarderanno non l’intero territorio, ma soltanto cinquemila utenze servite dal serbatoio di Fontanelle (sorgente Giardino) situate a Colle Santo Spirito, in via San Donato, via Fontanelle, via Caduti per servizio e via Ventre d'oca, nelle giornate di domani e venerdì. Negli altri giorni l’acqua arriverà senza problemi.
Gli altri 19 Comuni della provincia di Pescara interessati dalle chiusure, che come da tabella diffusa dall’Aca varieranno in base ai giorni della settimana, sono Caramanico, Catignano, Cepagatti, Civitaquana, Cugnoli, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Nocciano, Pescosansonesco, Pianella, Penne, Pietranico, Rosciano, Scafa, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri e Villa Celiera.
Invece, in provincia di Chieti, sono state programmate chiusure a giorni alterni per 8.000 utenze di Francavilla (a San Franco, via Nazionale Centro e Sud, in via Antinori e traverse, a Quercetti- Setteventi con cali di pressione in via Nazionale Adriatica Nord) e 12.000 abitazioni di San Giovanni Teatino (da Dragonara bassa fino alla zona dell’aeroporto e alla zona industriale, a Sambuceto centro, in via Cavour, via Amendola, via Mazzini e corso Italia).
LE RIDUZIONI Quanto ai cali di pressione stabiliti dall’Aca, parliamo di 18.000 cittadini di Pescara interessati dalle riduzioni dell’acqua fino al 22 settembre. Una cifra che sfiora il 10% delle utenze presenti su tutto il territorio cittadino. Le zone al centro della riduzione idrica, dalle 23 alle 6 del mattino, sono ancora la zona alta di Pescara Colli, strada Colle Scorrano e traverse e strada Colle di Mezzo, zone servite dal serbatoio di Valle Furci. La riduzione generalmente prevista dai vertici dell’Aca è di 35 litri al secondo e, come segnalato dai cittadini nei giorni scorsi, non sempre le fasce orarie comunicate corrispondono agli orari effettivi in cui l’acqua ritorna nelle case dei pescaresi. Molto dipende sia dalla zona e sia dalla posizione degli appartamenti: le famiglie che vivono in collina, ai piani alti, che non sono dotati di autoclave avranno problemi maggiori rispetto al piano terra e al primo piano.
Il provvedimento potrebbe essere revocato o ridimensionato in caso di temporali che andrebbero a rimpinguare le sorgenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Come già anticipato nei giorni scorsi dal direttore tecnico Lorenzo Livello, i razionamenti cominciati a fine luglio andranno avanti ancora, almeno fino al 22 settembre, salvo ulteriori proroghe stabilite dall’azienda che serve i Comuni della provincia di Pescara e di parte del Teramano e del Chietino. Ad oggi i cittadini interessati dai disagi a causa dei rubinetti a secco da oltre un mese e mezzo sono schizzati a 102 mila e 363 tra utenti del capoluogo adriatico, di 19 Comuni della provincia e dei territori limitrofi di Francavilla e San Giovanni Teatino.
LE CHIUSURE NOTTURNE A Pescara le chiusure notturne, dalle 22 alle 6 del mattino, riguarderanno non l’intero territorio, ma soltanto cinquemila utenze servite dal serbatoio di Fontanelle (sorgente Giardino) situate a Colle Santo Spirito, in via San Donato, via Fontanelle, via Caduti per servizio e via Ventre d'oca, nelle giornate di domani e venerdì. Negli altri giorni l’acqua arriverà senza problemi.
Gli altri 19 Comuni della provincia di Pescara interessati dalle chiusure, che come da tabella diffusa dall’Aca varieranno in base ai giorni della settimana, sono Caramanico, Catignano, Cepagatti, Civitaquana, Cugnoli, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Nocciano, Pescosansonesco, Pianella, Penne, Pietranico, Rosciano, Scafa, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri e Villa Celiera.
Invece, in provincia di Chieti, sono state programmate chiusure a giorni alterni per 8.000 utenze di Francavilla (a San Franco, via Nazionale Centro e Sud, in via Antinori e traverse, a Quercetti- Setteventi con cali di pressione in via Nazionale Adriatica Nord) e 12.000 abitazioni di San Giovanni Teatino (da Dragonara bassa fino alla zona dell’aeroporto e alla zona industriale, a Sambuceto centro, in via Cavour, via Amendola, via Mazzini e corso Italia).
LE RIDUZIONI Quanto ai cali di pressione stabiliti dall’Aca, parliamo di 18.000 cittadini di Pescara interessati dalle riduzioni dell’acqua fino al 22 settembre. Una cifra che sfiora il 10% delle utenze presenti su tutto il territorio cittadino. Le zone al centro della riduzione idrica, dalle 23 alle 6 del mattino, sono ancora la zona alta di Pescara Colli, strada Colle Scorrano e traverse e strada Colle di Mezzo, zone servite dal serbatoio di Valle Furci. La riduzione generalmente prevista dai vertici dell’Aca è di 35 litri al secondo e, come segnalato dai cittadini nei giorni scorsi, non sempre le fasce orarie comunicate corrispondono agli orari effettivi in cui l’acqua ritorna nelle case dei pescaresi. Molto dipende sia dalla zona e sia dalla posizione degli appartamenti: le famiglie che vivono in collina, ai piani alti, che non sono dotati di autoclave avranno problemi maggiori rispetto al piano terra e al primo piano.
Il provvedimento potrebbe essere revocato o ridimensionato in caso di temporali che andrebbero a rimpinguare le sorgenti.
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