Barche ferme per Francesca, l’autopsia chiarirà com’è morta. E spuntano tre testimoni

18 Marzo 2025

L’esame in programma oggi. Disposta anche la perizia sulla moto condotta dal marito. La 55enne viaggiava dietro sulla Bmw 1600 di ritorno da un pranzo a Popoli

PESCARA. La moto di Lucio Di Giovanni ha perso il controllo lungo una semi curva dell’autostrada A25, a poco meno di cento metri dalla galleria di Colle Castiglione, a Popoli, e la moglie Francesca Ferrari, seduta sul sedile passeggero, è stata scaraventata a terra, morta sul colpo. È questa, al momento, la ricostruzione degli agenti della polizia stradale di Pratola Peligna sull’incidente costato la vita alla 55enne, moglie di uno degli armatori più conosciuti d’Abruzzo.

Oggi, nell’obitorio dell’ospedale di Pescara sarà l’autopsia, eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, a fornire ulteriori elementi sulle cause del decesso. La donna, infatti, può aver anche accusato un malore in moto, ma è un’ipotesi non emersa da una prima ispezione sulla salma. A ricostruire la dinamica precisa dell’incidente sarà anche la perizia cinematica disposta dalla Procura di Pescara che andrà ad analizzare lo stato della moto, una Bmw 1600, la velocità e le condizioni dell’asfalto.

Nella ricostruzione dell’incidente sono state fondamentali anche le testimonianze dei super testimoni, i tre motociclisti che seguivano la moto di Lucio e Francesca diretti a Pescara, dopo il pranzo a Popoli. Dopo la caduta della moglie, Lucio, 61 anni, non si è potuto fermare in autostrada ed è dovuto tornare indietro al casello autostradale di Pratola Peligna, passando per la strada statale 17. Il marito della 55enne, per atto dovuto, è ora indagato per omicidio stradale.

Gli inquirenti hanno sequestrato anche il telefonino del marito, risultato negativo agli esami ematici e tossicologici. Una tragedia che lascia sgomento nella marineria abruzzese, dove Lucio è molto conosciuto per le sue quattro imbarcazioni. Ieri, come gesto di vicinanza e solidarietà alla famiglia, i pescherecci non sono usciti in mare. La tragedia della famiglia Di Giovanni è purtroppo un dolore che si ripete: prima la morte straziante del figlio Lorenzo a 25 anni, poi due anni fa il figlio Marco, 19 anni, che ha perso la vita in un incidente sullo scooter.

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