25 marzo

Oggi, ma nel 1966, in tutta Italia, toccava la vetta della classifica nazionale dei singoli “Nessuno mi può giudicare”, brano intonato da Caterina Caselli, che lo aveva presentato nella precedente edizione del festival di Sanremo, la sedicesima, e che era estratto dall’album “Casco d’oro” - che prendeva il nome dall’acconciatura messa a punto dai parrucchieri milanesi “I Vergottini”, con salone di via Montenapoleone aperto nel 1962 - dello stesso anno, pubblicato dall’etichetta discografica milanese Compagnia generale del disco.
Alla realizzazione della traccia (nella foto, particolare, copertina e vinile), che rimarrà per 11 settimane consecutive in cima alla top-ten della chart tricolore dei 45 giri, avevano partecipato Luciano Beretta e Michele “Miki” De Prete per il testo, Daniele Pace e Mario Panzeri per la musica. Mentre l’orchestra di accompagnamento era diretta da Gianfranco Monaldi. Inizialmente il pezzo sarebbe dovuto andare ad Adriano Celentano, che però si presenterà all’appuntamento sanremese con “Il ragazzo della via Gluck”, che rimarrà una pietra miliare nella carriera del “Molleggiato”.
La kermesse della città dei fiori, il 29 gennaio precedente, era stata vinta da Domenico Modugno in sodalizio con Gigliola Cinquetti, con “Dio, come ti amo”, mentre la diciannovenne - modenese di Magreta di Formigine, del 10 aprile 1946 - ed esordiente Caselli, in abbinamento allo statunitense Gene Pitney, si era piazzata al secondo posto. Nel b-side del disco era incisa la canzone “Se lo dici tu”, di Saro Leva e Gian Piero Reverberi, rispettivamente per parole e base.
“Nessuno mi può giudicare” oltre ad essere il vero successo di lancio della Caselli sarà anche il titolo del film che sarà diretto dal regista Ettore Maria Fizzarotti. La pellicola, che incasserà un miliardo di lire, verrà girata proprio con la Caselli, alla prima partecipazione ad un musicarello, che sarà affiancata dal comico Gino Bramieri e dagli attori Nino Taranto e Laura Efrikian.