Bruson a Teramo Regista e inteprete dell’Otello
«Renato Bruson si scusa per l’assenza ma è in teatro per le prove». Protagonista e regista dell’Otello di Verdi, il baritono veneto non ha partecipato ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione di Fondazioni all’Opera, lasciando gli onori di casa al direttore artistico Francesco Sanvitale. La prima è in programma giovedì prossimo, 5 novembre al Comunale di Teramo. Ma l’incontro con i giornalisti è stato comunque affollato.
C’erano Mario Nuzzo, presidente della Tercas (che finanzia con le altre fondazioni bancarie Carichieti, PescarAbruzzo e Carifermo la stagione), Tiziana Di Sante per la Riccitelli (società produttrice), Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo; Gabriele Astolfi, sindaco di Atri; Renato Rasicci, assessore provinciale.
E poi Sanvitale, il direttore d’orchestra Giuseppe Montanari e Tita Tegano, autrice di scene e costumi.
«L’Otello è uno spettacolo estremamente difficile, è stata una sfida», ha spiegato Sanvitale, «E’ un’opera complessa, e ha un cast difficile. Non a caso è una delle opere meno rappresentate anche dai grandi enti. Ha bisogno di un ottimo tenore, un baritono che abbia una estrema capacità vocale e teatrale, e per questo abbiamo il massimo con Bruson. Il maestro, dopo questo Otello con Fondazioni all’Opera, inaugura la stagione di Roma con il Falstaff per la regia di Zeffirelli. Otello e Falstaff sono le ultime due opere di Verdi e Bruson si trova in pochi giorni a confrontarsi con questi due pilastri della lirica. Quest’anno abbiamo coinvolto l’Orchestra sinfonica abruzzese anche per un motivo di solidarietà visti i problemi che l’Osa ha avuto con il terremoto del 6 aprile scorso. E a proposito di solidarietà Renato Bruson ha destinato il cachet di due serate per il Fondo Carloni (si veda riquadro, ndr)».
Sicuro di un ottimo lavoro si è detto il direttore d’orchestra: «Sono qui anche in un’altra veste visto che sono anche presidente dell’Istituto nazionale Tostiano», ha spiegato Giuseppe Montanari, «Sono molto contento di questo lavoro d’insieme tra enti così diversi. In Romagna, dove vivo, cerco di portare questo esempio, ma in generale nel nord non è che ci “sentano” molto su questo argomento delle collaborazioni. Poi con l’Orchestra abruzzese ho ritrovato un amico come Vittorio Antonellini e ho trovato dei ragazzi bravissimi che hanno tanta voglia di suonare». Tita Tegano ha sottolineato, infine, la difficoltà di pensare a delle scene che possano essere utilizzate in teatri diversissimi: «Otello già di per sé è affollato», ha spiegato la scenografa e costumista, «in alcuni momenti ci sono 65 persone sul palco. Ho pensato, quindi, a una scenografia modulare che si potesse adattare a Teramo come a Fermo o a Vasto. Inoltre, ho cercato di sottolineare il carattere di ogni personaggio anche attraverso i costumi».
Il cast. Otello, tenore, Miro Solman; Jago, baritono, Renato Bruson; Cassio, tenore, Marco Frusoni; Roderigo, tenore, Nunzio Fazzini; Lodovico, basso, Pietro Toscano; Montano, baritono, Denver Martin Smith; un araldo, basso, Davide Filipponi; Desdemona, soprano, Maria Agresta; Emilia, mezzosoprano, Alba Riccioni.
Le date Giovedì 5 novembre, alle 20,30, la prima al Comunale di Teramo con replica domenica 8 alle 17,30. Le altre date sono domenica 15 novembre alle 20,30 al teatro Comunale di Atri, sabato 21 novembre, alle 21, al teatro dell’Aquila di Fermo, sabato 28 novembre alle 20,30 al teatro Massimo di Pescara, venerdì 4 dicembre, alle 20,30, al teatro Globo di Vasto e martedì 8 dicembre, alle 17,30, al teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona.
Info: 0861 243777, info@primoriccitelli.it, www.primoriccitelli.it.

C’erano Mario Nuzzo, presidente della Tercas (che finanzia con le altre fondazioni bancarie Carichieti, PescarAbruzzo e Carifermo la stagione), Tiziana Di Sante per la Riccitelli (società produttrice), Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo; Gabriele Astolfi, sindaco di Atri; Renato Rasicci, assessore provinciale.
E poi Sanvitale, il direttore d’orchestra Giuseppe Montanari e Tita Tegano, autrice di scene e costumi.
«L’Otello è uno spettacolo estremamente difficile, è stata una sfida», ha spiegato Sanvitale, «E’ un’opera complessa, e ha un cast difficile. Non a caso è una delle opere meno rappresentate anche dai grandi enti. Ha bisogno di un ottimo tenore, un baritono che abbia una estrema capacità vocale e teatrale, e per questo abbiamo il massimo con Bruson. Il maestro, dopo questo Otello con Fondazioni all’Opera, inaugura la stagione di Roma con il Falstaff per la regia di Zeffirelli. Otello e Falstaff sono le ultime due opere di Verdi e Bruson si trova in pochi giorni a confrontarsi con questi due pilastri della lirica. Quest’anno abbiamo coinvolto l’Orchestra sinfonica abruzzese anche per un motivo di solidarietà visti i problemi che l’Osa ha avuto con il terremoto del 6 aprile scorso. E a proposito di solidarietà Renato Bruson ha destinato il cachet di due serate per il Fondo Carloni (si veda riquadro, ndr)».
Sicuro di un ottimo lavoro si è detto il direttore d’orchestra: «Sono qui anche in un’altra veste visto che sono anche presidente dell’Istituto nazionale Tostiano», ha spiegato Giuseppe Montanari, «Sono molto contento di questo lavoro d’insieme tra enti così diversi. In Romagna, dove vivo, cerco di portare questo esempio, ma in generale nel nord non è che ci “sentano” molto su questo argomento delle collaborazioni. Poi con l’Orchestra abruzzese ho ritrovato un amico come Vittorio Antonellini e ho trovato dei ragazzi bravissimi che hanno tanta voglia di suonare». Tita Tegano ha sottolineato, infine, la difficoltà di pensare a delle scene che possano essere utilizzate in teatri diversissimi: «Otello già di per sé è affollato», ha spiegato la scenografa e costumista, «in alcuni momenti ci sono 65 persone sul palco. Ho pensato, quindi, a una scenografia modulare che si potesse adattare a Teramo come a Fermo o a Vasto. Inoltre, ho cercato di sottolineare il carattere di ogni personaggio anche attraverso i costumi».
Il cast. Otello, tenore, Miro Solman; Jago, baritono, Renato Bruson; Cassio, tenore, Marco Frusoni; Roderigo, tenore, Nunzio Fazzini; Lodovico, basso, Pietro Toscano; Montano, baritono, Denver Martin Smith; un araldo, basso, Davide Filipponi; Desdemona, soprano, Maria Agresta; Emilia, mezzosoprano, Alba Riccioni.
Le date Giovedì 5 novembre, alle 20,30, la prima al Comunale di Teramo con replica domenica 8 alle 17,30. Le altre date sono domenica 15 novembre alle 20,30 al teatro Comunale di Atri, sabato 21 novembre, alle 21, al teatro dell’Aquila di Fermo, sabato 28 novembre alle 20,30 al teatro Massimo di Pescara, venerdì 4 dicembre, alle 20,30, al teatro Globo di Vasto e martedì 8 dicembre, alle 17,30, al teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona.
Info: 0861 243777, info@primoriccitelli.it, www.primoriccitelli.it.