Pescara

«Calcinacci sul letto, salva per miracolo» 

Via Galilei: il racconto drammatico della donna che lunedì sera ha dovuto lasciare la casa dopo il cedimento del soffitto

PESCARA. «Ho sentito lo schianto, pensavo che il rumore provenisse dall’appartamento al piano di sopra dove erano in corso i lavori, invece sono andata in camera e ho trovato quello sfacelo». La signora V.R. è ancora stravolta per quello che ha scampato solo per puro caso. Nel tardo pomeriggio di lunedì, quando dall’attico al sesto piano di via Galilei 65 si è staccato una porzione del solaio, lei era in casa da sola, e soltanto per una fatalità non era sul letto quando sulla coperta a fiori si sono abbattuti i calcinacci dal soffitto. «Sì», ripete al telefono, «è stata una tragedia scampata, perché di solito a quell’ora sono proprio in camera, a riposarmi sul letto». E invece, fortuna nella sfortuna, lunedì la signora era in cucina, in attesa della figlia arrivata di lì a poco.


Ma dopo lo spavento e dopo la richiesta di uscire dalla scena pubblica «perché tutta questa esposizione mi ha creato solo ulteriore disagio», per la signora si prefigurano giorni di ulteriore stress. Da lunedì sera, infatti, dopo l’intervento dei vigili del fuoco, dei vigili urbani e del vice sindaco Antonio Blasioli, si è ritenuto necessario sgomberare l’appartamento per consentire tutte le verifiche del caso. In sostanza, si tratta di capire se, e in che misura, abbiano inciso i lavori di ristrutturazione in corso da settembre, nell’appartamento al piano di sopra. Una ristrutturazione completa, del pavimento, dei tramezzi e di tutto il resto, di cui l’appartamento al piano di sotto della signora avrebbe potuto risentirne al punto da veder cedere una parte del soffitto. Proprio nel rispetto della massima sicurezza, il vice sindaco ha predisposto uno studio tecnico sul controsoffitto dell’appartamento danneggiato, per capire se i lavori di ristrutturazione al piano di sopra siano la causa del cedimento o se, invece, si tratti solo di una concausa che si aggiunge a una situazione in qualche modo già ammalorata. Per questi ulteriori controlli, la proprietaria dell’appartamento sarà costretta a rimanere fuori dalla sua casa anche per i prossimi giorni. Un disagio che si aggiunge alla paura e allo spavento patiti e a cui lo stesso proprietario dell’attico al piano di sopra, lui stesso direttore dei lavori, ha voluto in qualche modo sanare offrendo alla signora il soggiorno in un b&b in attesa di rientrare a casa. «Purtroppo è capitato», conclude la signora, «adesso chiedo solo di spegnere l’attenzione su di me e sulla mia famiglia». (s.d.l.)
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