Cede una ringhiera: oltre duecento feriti in piazza a Torino
Falso allarme bomba mette in subbuglio i tifosi Nel fuggi-fuggi in tanti rimangono coinvolti nel caos
TORINO. Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura. È stata una notte di caos e feriti (nella foto, a destra), una notte da dimenticare quella di piazza San Carlo, nel pieno centro di una Torino vestita di bianconero per seguire dai maxischermi la Juve. Duecento i feriti, di cui due in codice rosso al pronto soccorso ma nessuno in condizioni gravi. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real, e la piazza abbandonato la speranza, all'improvviso il caos. «Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale», dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. «Sembrava di stare all'Heysel», l'oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza. La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all'equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l'impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. Poi, è emersa la dinamica: il cedimento di una ringhiera della scala del parcheggio al centro della piazza, i primi feriti, la gente che scappa, la psicosi che si diffonde per tutta la piazza. La questura ha subito cominciato ad esaminare i filmati. La ricostruzione ufficiale porta al cedimento della ringhiera, anche se qualcuno parla di un petardo scoppiato.