Ciclista investito in viale Marconi I negozianti: la strada è a rischio
Un altro incidente sull’arteria a quattro corsie: 43enne travolto mentre imbocca un rondò, è ferito La rabbia dei commercianti: «Le rotatorie non sono a norma, abbiamo paura di una tragedia»
PESCARA. Un altro incidente su viale Marconi e scoppia di nuovo la polemica sulla sicurezza della strada a 4 corsie dopo oltre 800 giorni di lavori. A farne le spese, un ciclista di 43 anni, finito in ospedale con un trauma cranico e delle escoriazioni. Il fatto è accaduto, ieri alle 10, poco dopo la rotatoria che si trova all’incrocio con via Mazzarino, all’altezza delle strisce pedonali. Il ciclista, di origine pakistane, era appena sceso dal marciapiedi e in sella alla sua bicicletta stava per attraversare quando è stato urtato da una Volkswagen Golf, che procedeva in direzione sud-nord, guidata da un uomo di 76 anni di Pescara. Nell’impatto molto violento, il 43enne ha battuto la testa contro il parabrezza della vettura. È stato immediatamente soccorso. Sul posto, in pochi minuti, è arrivata un’ambulanza della Misericordia. I volontari l’hanno stabilizzato e poi trasportato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto a Tac. È rimasto, per fortuna, sempre cosciente. Dei rilievi si sono occupati gli agenti della polizia municipale Alessandro Ortolano e Daniele Mattei, coordinati dal responsabile della sezione Infortunistica Walter Falzani. E ora anche attraverso le testimonianze delle tante persone che hanno assistito alla scena e alle telecamere, si sta cercando di ricostruire con esattezza dinamica, velocità dei due mezzi e, dunque, eventuali responsabilità.
«Il punto», dicono dal comitato Salviamo viale Marconi, «è sempre lo stesso. La strada non è sicura e lo è ancora di meno per le utenze deboli ossia pedoni e ciclisti, a cui i progettisti hanno riservato il minimo spazio possibile, circa il 10% ai primi e niente ai secondi».
Fra i primi ad intervenire e a prestare soccorso, Fabiana Tenerelli, presidente del comitato formato da residenti e cittadini: «Ero nel mio negozio quando ho sentito un botto. Sono uscita subito fuori, ho visto il parabrezza della Golf danneggiato, il ciclista a terra e ho chiamato il 118. La settimana scorsa, a 100 metri di distanza, si era verificato un altro incidente. Non so cosa l’amministrazione comunale stia aspettando, forse che ci scappi il morto. In viale Marconi la situazione peggiora di giorno in giorno. Meno male che ieri l’anziano alla guida della macchina andava piano altrimenti le conseguenze sarebbero state diverse. Lì dove c’è stato l’urto, le strisce pedonali sono praticamente attaccate alla rotatoria. Quindi, non sono a norma, ma si fa finta di niente».
A proposito delle strisce in corrispondenza della rotatoria, Lucio Marinelli sempre del comitato Salviamo Viale Marconi fa presente che un anno fa, nel corso di un consiglio comunale straordinario, il presidente dell’Aci Giampiero Sartorelli aveva definito «un suicidio» le strisce in quel punto, vicinissime alla rotonda. «Ma quello che ha detto Sartorelli», sottolinea, «non è mai stato preso in considerazione. E ieri per poco non succedeva una tragedia. Fra l’altro, all'incrocio con via Mazzarino non è stato neppure installato il semaforo. Ci sono solo delle buche pericolose».