«Città mortificata per l’addio al Flaiano»
Il Pd polemizza sulla perdita del prestigioso Premio internazionale, l’evento trasferito a Spoltore per soli 5 mila euro
PESCARA. È polemica sul Premio Flaiano per la cinematografia trasferito a Spoltore. Il Pd, ieri, se l’è presa con l’amministrazione comunale, accusata di non aver fatto nulla per impedire il trasloco da Pescara di questo prestigioso evento culturale internazionale, proprio nel 40esimo anniversario della sua nascita.
Intanto, le indiscrezioni rivelano dei retroscena. La città ha perso il Premio Flaiano per la cinematografia per soli 5mila euro. È questa la cifra che il patron della manifestazione Edoardo Tiboni avrebbe dovuto pagare in più per mantenere il festival del cinema a Pescara, nel teatro Massimo. Invece, il Premio Flaiano per la cinematografia andrà a Villa Raspa di Spoltore e sarà ospitato, per la prima volta dopo 40 anni, dal cinema multiplex dell’Arca.
La decisione di Tiboni di traslocare il Flaiano film festival è scaturita dalla richiesta di Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione PescarAbruzzo, proprietaria del Massimo, di un canone di affitto per le sale del cinema-teatro di 21mila euro per tutta la durata della rassegna cinematografica, in programma dal 28 giugno al 6 luglio prossimi. Fino all’anno scorso, la struttura era stata concessa gratis al patron del Premio Flaiano. Mattoscio avrebbe giustificato la richiesta con la spesa sostenuta dalla Fondazione per dei lavori di restauro effettuati all’interno dell’edificio. La risposta a Mattoscio, però, è stata negativa. Tiboni ha preferito spostare il Flaiano film festival all’Arca, pagando 16mila euro, cioè 5mila euro in meno della cifra richiesta dalla Fondazione. In compenso, resterà al teatro D’Annunzio la premiazione finale il 7 luglio.
Fortemente critica l’opposizione. «La cultura di Pescara è stata mortificata un’altra volta», ha detto il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio, «l’amministrazione comunale è riuscita a far andare via dopo 40 anni anche questa manifestazione, la più importante d’Abruzzo. Porterò il problema in consiglio comunale».
Dello stesso avviso la consigliera del Pd Paola Marchegiani, già assessore alla cultura nella precedente giunta. «L’amministrazione comunale», ha affermato, «sperpera soldi pubblici per manifestazioni inutili, per incarichi inutili e rimane incapace di fronte alla notizia che i Premi Flaiano migrano in altri lidi. In tempo di crisi, è necessario imporsi delle scelte di priorità e il Festival internazionale del cinema è una priorità culturale. Pescara ha perso il suo splendore per l’impotenza e l’inadeguatezza dell’amministrazione Mascia e la perdita della rassegna cinematografica dei premi Flaiano è imperdonabile». «Se oggi avessimo avuto agibile il teatro Michetti, nel cui interno sono custodite tutte le apparecchiature cinematografiche regolarmente funzionanti, acquistate al tempo del mio assessorato», ha concluso la Marchegiani, «forse avremmo potuto evitare, alla nostra Pescara, questa ulteriore umiliazione».
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