Nella terza giornata di Giuseppe Conte in Abruzzo accolto da teatri pieni e un effetto Alessandra Todde che si fa sentire forte, arriva la notizia dell’arrivo di Matteo Renzi in Abruzzo mercoledì prossimo a sostegno di Luciano D’Amico, aspirante presidente di Patto per l’Abruzzo. L’annuncio è di Maria Elena Boschi parlamentare di Italia Viva.
Conte e Renzi a sostegno dello stesso candidato è la fotografia inequivocabile di come la scelta di un candidato possa mettere d’accordo politici così diversi.
A Pescara Giuseppe Conte e Luciano D’Amico sono stati sommersi dall’affetto di cittadini e candidati nel comitato elettorale del candidato presidente D’Amico in piazza Unione.
«L'alleanza tiene», dice Conte, «perché è stata fatta con le persone che ci sono qui e che sono state giudicate affidabili. Sono state fatte liste con grande attenzione. Non c'è motivo assolutamente di non pensare che ci sia una squadra capace il giorno dopo di lavorare con serietà, competenza e onestà per migliorare la qualità di vita dei cittadini abruzzesi».
«Ci basta vincere in Abruzzo anche con un minimo scarto», aggiunge, «l'importante è che ci sia un rinnovamento per questa terra. Speriamo davvero in questo rinnovamento con Luciano D'Amico, uomo competente, capace e onesto, che possa migliorare la qualità della vita e dare un futuro migliore all'Abruzzo».
Oltre al coordinatore Gianluca Castaldi, e alle parlamentari Gabriella Di Girolamo e Daniela Torto, erano presenti i candidati al consiglio regionale del Movimento 5 Stelle per la provincia di Pescara. Il leader del Movimento 5 Stelle e il candidato presidente del Patto per l’Abruzzo, hanno incontrato alcuni membri dell’Associazione “Per una nuova Rancitelli”. Conte e D’Amico hanno ascoltato le istanze rappresentate dalla presidentessa dell’associazione, Francesca Di Credico, che ha esposto i problemi generati dall’alta concentrazione di case popolari di proprietà della Regione Abruzzo nel quartiere, e la mancanza di visione e progettualità che si è registrata dopo la scelta di ripristinare edifici di edilizia residenziale pubblica, e non servizi utili alla cittadinanza, sui luoghi dove sorgeva il famigerato Ferro di cavallo. Dopo Pescara, Conte si è spostato verso Orsogna.
Ieri anche il tour in Abruzzo dell'onorevole Boschi, accompagnata dal presidente regionale di Italia Viva, Camillo D'Alessandro, a sostegno di D'Amico e della lista Riformisti e Civici nata dall'iniziativa politica di Italia Viva e Socialisti. Prima tappa all'azienda Tecnè di Ortona. Successivamente con la candidata locale dei Riformisti e Civici, Sonia Albanese, cardiochirurgo pediatrico al Bambino Gesù di Roma, lungo il corso di Ortona, nella pasticceria Cantelmi ha tenuto una conferenza stampa e incontrato i cittadini. A Ortona la Boschi ha ricordato che il Masterplan del Governo Renzi per Ortona stanziò 67 milioni di euro, 53 solo per il porto. «Ma la prima cosa che ha fatto Marsilio», ricorda Boschi, «ha tolto, scippato 35 milioni e portati altrove. E se oggi sindaco e presidente di Regione possono annunciare finanziamenti da parte dell'Autorità portale, ciò è stato reso possibile grazie alla decisione del governo Renzi di includere il Porto di Ortona all'interno della Autorità Portuale da sempre escluso». Per Boschi tappa successiva a Lanciano con il candidato Davide Caporale, consigliere comunale, al Caffè dei Portici. È qui che la Boschi sferra l'attacco duro a Marsilio: «Lui è l’uomo della Meloni, D'Amico degli abruzzesi». E alle 17, all'incontro con D'Amico a Sulmona, presenti i candidati della provincia di L'Aquila dei Riformisti e Civici, annuncia l'arrivo di Renzi in Abruzzo. «Vedo Marsilio nervosetto anche nei confronti televisivi», osserva Boschi, «qui nessuno si nasconde, qui non c'è l'effetto Sardegna, ma l'effetto D'Amico. Ma se proprio ha dubbi, a sostegno di D'Amico mercoledì 6 marzo Renzi sarà a Pescara».
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