PESCARA
Donna morta nel tunnel, spuntano tre testimoni
Sono tre extracomunitari senza fissa dimora, il giudice ha fissato l'incidente probatorio per evitare che diventino irreperibili
PESCARA. Il prossimo 14 novembre verrà effettuato un incidente probatorio, per ascoltare tre testimoni, in merito alla morte di Anna Carlini, la donna pescarese di 33 anni che il 30 agosto del 2017 fu ritrovata senza vita nel tunnel della stazione ferroviaria della città adriatica. Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, accogliendo la richiesta del pm Rosangela Di Stefano.
Saranno ascoltati una persona di origine rumena e altre due originarie della Guinea. All'incidente probatorio parteciperà anche l'avvocato Carlo Corradi, legale dei familiari della vittima. La scelta della procura, di acquisire la prova testimoniale tramite incidente probatorio, è legata al pericolo di allontanamento dei tre testimoni, che essendo extracomunitari, e senza fissa dimora, potrebbero risultare irreperibili in sede dibattimentale. In questo modo, invece, la loro deposizione sarà cristallizzata e gli atti acquisiti potranno essere utilizzati in giudizio. In merito a questa vicenda, la procura ha iscritto nel registro degli indagati due cittadini di origine rumena, accusati di violenza sessuale, omicidio e abbandono di persona incapace. Dopo un anno di indagini, infatti, è emerso che la donna non sarebbe morta per cause naturali, ma sarebbe stata violentata e poi uccisa da un cocktail di farmaci e alcol.