Ecco il mercato da 18 posti “contentino” per Fontanelle

L’amministrazione comunale annuncia l’apertura della struttura a settembre Ma don Max avverte: «Rischia di non funzionare, nella zona mancano i servizi»

PESCARA. Un mercatino rionale con 18 bancarelle in via Caduti per servizio, da aprire solo per 12 mesi, a partire da settembre-ottobre: è questa la risposta dell’amministrazione comunale alle numerose necessità di Fontanelle, quartiere dimenticato. Proprio qualche giorno fa lo storico parroco della chiesa di San Pietro martire don Max si era lamentato, in una lettera pubblicata dal Centro, dell’assenza di iniziative per Fontanelle, dove la convivenza è molto difficile. E ieri il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore al commercio Giacomo Cuzzi e il consigliere Piernicola Teodoro si sono presentati nella sede dell’associazione «Insieme per Fontanelle», in via Caduti per servizio, per annunciare l’avvio di un progetto, in forma sperimentale, di un mercato rionale all’aperto del sabato mattina. Erano presenti anche don Max e il presidente dell’associazione Nello Raspa.

L’apposita delibera, approvata dalla giunta, prevede l’istituzione di un mercato in forma sperimentale, per un periodo di 12 mesi, con 18 postazioni. Più precisamente, 2 banchi di frutta e verdura, 3 di alimentari, 8 di produttori vari e uno, rispettivamente, di prodotti ittici, fiori e piante, calzature, abbigliamento e casalinghi.

«Con questo atto amministrativo, che nasce su sollecitazione della gente del quartiere», ha spiegato Alessandrini, «vuole offrire un’opportunità, che è quella del rilancio di un comparto sofferente, qual è quello del commercio. Ma l’obiettivo è soprattutto quello di portare un servizio in una zona che ne è sprovvista, dando alle famiglie l’occasione di fare la spesa risparmiando». «Inoltre», ha aggiunto, «ribadisco il concetto di città policentrica, nella volontà di vedere risolte altre due situazioni della zona che sono i lavori per l’ultimazione della palestra e la questione del sottopasso di Fontanelle».

«La delibera c’è», ha precisato Cuzzi, «ora la struttura comunale sta lavorando per l’indizione del bando e l’assegnazione dei posti. Vorremmo inaugurare il primo mercato del sabato a Fontanelle subito dopo l’estate, forse già a settembre». «Il mercato arriva su richiesta dei cittadini», ha osservato Teodoro, tra i proponenti dell’iniziativa, «perché questa zona ne è sprovvista e perché è una zona abitata da una parte della città che, per età e altre condizioni, difficilmente può spostarsi per andare a cercare ciò che manca».

Soddisfatto in parte don Max, il quale teme che questa iniziativa possa non funzionare per la totale assenza di servizi nel quartiere. «Servono i servizi in questo territorio, senza questi il mercato non funziona», ha sottolineato il parroco, «questo è un quartiere che ne raggruppa tre: c’è Fontanelle delle case popolari, quella del nucleo storico e quella della case nuove. La parrocchia è uno dei luoghi dove queste identità si uniscono ed è importante trovare altri luoghi che riescano a fonderle in modo positivo. Per questo è nata l’idea del mercato da rilanciare insieme ad altre occasioni che puntino a tale scopo».

Nella lettera don Max aveva espresso tutto il suo rammarico per un quartiere dimenticato dalle istituzioni. «Qualche politico di maggioranza», si leggeva nella lettera, «ha parlato di una città che cambia. Mi permetto di far notare che Pescara non è costituita solo dal centro e dalla riviera, ma anche dalle tante periferie. Come una casa non è costituita solo dal salotto dove siedono gli ospiti, ma anche dal corridoio d’ingresso e dalla toilette». «Non è possibile», aveva scritto ancora don Max, «che un’amministrazione comunale in centro ponga un mattone e quella seguente, magari di colore diverso, rigiri quel mattone». «Che vi piaccia o no, carissimi amministratori», concludeva la lettera, «le periferie esistono e continueranno ad essere sempre meno periferiche nella misura in cui ve ne interesserete».

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