via D’annunzio
Edificio pericolante ordinata la demolizione
PESCARA. Dopo lo sgombero di tutti i condomini, scatta la seconda fase per la palazzina privata inagibile di viale D'Annunzio, ai numeri civici 259/261, ossia l'adozione di opportuni provvedimenti...
PESCARA. Dopo lo sgombero di tutti i condomini, scatta la seconda fase per la palazzina privata inagibile di viale D'Annunzio, ai numeri civici 259/261, ossia l'adozione di opportuni provvedimenti per la sua messa in sicurezza, tra cui la demolizione.
Venerdì scorso, il dirigente del Comune Pierpaolo Pescara ha inviato una nota alla polizia municipale chiedendo di effettuare un controllo per verificare che l'edificio sia definitivamente sgombro da persone e soprattutto che siano state effettivamente adottate tutte le misure per rendere sicura l'area circostante il fabbricato. «Iniziative che spettano, ovviamente, ai proprietari dell'edificio, visto che è privato», ha fatto presente l’assessore alla protezione civile Berardino Fiorilli.
«Nei prossimi giorni», ha rivelato l’assessore, «avrò un incontro con la struttura tecnica per individuare il percorso da seguire, anche a fronte di una lettera ricevuta dal legale incaricato dagli stessi condomini, che vorrebbe imputare a carico dell'amministrazione comunale le eventuali opere di abbattimento del manufatto. Onere che però non può essere attribuito all'ente pubblico, visto che non è proprietario della struttura». Di diverso parere il legale dei condomini. «La messa in sicurezza del fabbricato», si legge nella lettera, «non può avvenire che con la sua totale demolizione non essendo ipotizzabile un diverso intervento, tanto ovviamente per le dimensioni dello stesso. Il condominio, da parte sua, stanti le gravissime condizioni di disagio in cui i vari condomini si sono venuti a trovare, è comunque impossibilitato a fare fronte a qualsiasi intervento di messa in sicurezza e cioè all'inevitabile demolizione del fabbricato».
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