la vendita alla camera di commercio

Ex Cofa, il Pd: «Ora servono idee». Fli critica il Comune

PESCARA. È bastato l’annuncio del via libera da parte del Ministero all’acquisto dell’ex Cofa da parte della Camera di Commercio per riaccendere il dibattito sull’ex mercato ortofrutticolo. E per...

PESCARA. È bastato l’annuncio del via libera da parte del Ministero all’acquisto dell’ex Cofa da parte della Camera di Commercio per riaccendere il dibattito sull’ex mercato ortofrutticolo. E per rinfocolare le polemiche sulla cessione dell’area.

A ribadire «dubbi e perplessità» sulla procedura con la quale la Regione sta vendendo l’Ex Cofa alla Camera di Commercio sono Gianni Teodoro e Fabio Di Paolo di Futuro e Libertà. «Lo strumento della trattativa diretta, senza pubblica gara», spiegano i due, «rimane un fatto eccezionale e residuale, tanto più inconsueto poiché almeno due soggetti hanno manifestato interesse all'acquisto di un'area sulla quale sembrano convergere le attenzioni di settori economici che sono espressione di interessi settoriali piuttosto che espressione di interessi generali e collettivi». Ma Fli ne ha anche per il Comune di Pescara , accusato di aver lasciato campo libero ad altri pur avendo fino a poco tempo fa la proprietà dell’area. «Rimane ancora da comprendere», scrivono i due, « il motivo per il quale il Comune di Pescara, che fino a pochi mesi fa aveva la detenzione e il possesso delle aree dell'ex Cofa, abbia improvvisamente deciso di restituirle alla Regione Abruzzo, privandosi così della facoltà di esercitare il diritto di opzione per acquistare direttamente quella importante porzione immobiliare».

Propositivo invece il capogruppo Pd in Comune Moreno Di Pietrantonio, che però mette subito le mani avanti contro il rischio cementificazione. «No a colate di cemento o a speculazioni edilizie inutili dannose e fine a se stessi», dice Di Pietrantonio.

«L'area ex Cofa è una grande opportunità di trasformazione urbana e di sviluppo economico-occupazionale per la città. L'imprenditoria, in particolare quella pescarese», sostiene Di Pietrantonio, «va stimolata e motivata a essere protagonista in questa grande occasione per la nuova città. Da una prima analisi di quello che si può realizzare nell'area - cioè un polo fieristico, strutture alberghiere e attrattive come un acquario e servizi vari - si prevede la possibilità di creare almeno 100 nuovi posti di lavori per giovani con varie professionalità».

Un’occasione che per Di Pietrantonio il Comune deve sfruttare per «mettere insieme e cercare il punto di equilibrio tra l'esigenza pubblica dello sviluppo economico e urbanistico e quello dell'imprenditoria privata. Ci aspettiamo le idee migliori e che ci sia una competizione per le proposte più interessanti e più utili».

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