Il Comune va a caccia dei finanziamenti Prevista una spesa di cento milioni di euro per completare i lavori
Filovia, la sfida del secondo lotto
Spunta il progetto di una sopraelevata accanto alla ferrovia
PESCARA. «La filovia è un’opera che, per sei chilometri, non serve a niente. Ecco perché, oltre alla realizzazione dei lavori sulla strada parco, è necessario attivare le procedure per gli sviluppi ulteriori del tracciato». È quanto dichiara il presidente della Gtm Michele Russo durante l’audizione in commissione Grandi infrastrutture.
Mentre comincia il conto alla rovescia per la partenza del cantiere del primo lotto, il Comune dà il via alla progettazione per la seconda parte dei lavori, dal terminal bus fino a via Tiburtina. L’intervento di Russo in commissione è il primo passo. L’ipotesi presa in considerazione è una sopraelevata che, costeggiando la ferrovia, giungerà a via Misticoni per biforcarsi e raggiungere, da un lato la pineta d’Avalos, dall’altro via Tiburtina.
Entro un mese, secondo quanto dichiarato dal vicesindaco Berardino Fiorilli, la strada parco si trasformerà in un cantiere: in 730 giorni, salvo imprevisti, la filovia sui sei chilometri tra Montesilvano e Pescara sarà completata con 191 pali per l’elettrificazione, semafori e pista ciclabile ridotta.
IL SECONDO LOTTO. Ma il nodo è il proseguimento della filovia: tutti d’accordo, compresa la presidente della commissione Grandi infrastrutture Adele Caroli, nel ritenere che «un’opera di sei chilometri, da Montesilvano a Pescara, non serve a niente». Per questo, parte la progettazione del secondo lotto: il blocco di partenza per trovare i finanziamenti. Circa cento milioni di euro, secondo la stima degli amministratori. La prosecuzione dei lavori è legata a un interrogativo: una volta lasciata la strada parco, dove passerà il filobus da 18 metri? È il consigliere del Pdl Armando Foschi a delineare uno scenario possibile: «Lasciata la strada parco, la filovia dovrebbe essere dirottata sull’area di risulta e, dopo aver raggiunto il terminal bus, all’altezza di via De Gasperi, è ipotizzabile la sopraelevazione sino al livello dei binari ferroviari. Tale soluzione», dice Foschi, «determinerebbe il vantaggio di consentire ai mezzi pubblici di continuare a beneficiare di una linea riservata conservando la propria velocità senza interferire con la mobilità cittadina».
LA SOPRAELEVATA. Da qui, la filovia dovrebbe proseguire in sopraelevazione accanto alla ferrovia sino all’area dell’accordo di programma De Cecco per giungere fino in via Misticoni, sede della biforcazione: «Un ramo», dice Foschi, «proseguirà il proprio cammino lungo il nuovo asse viario situato alle spalle della caserma dei vigili del fuoco sino ad arrivare in via della Bonifica, il secondo ramo proseguirà lungo la via Tiburtina». Con questa soluzione, il Comune conta di sventare la paralisi del traffico: «Le auto», continua Foschi, «potrebbero continuare a transitare attraverso i sottopassi, in via De Gasperi e in via D’Annunzio, senza la necessità di tagliare le corsie di marcia e senza installare semafori per disciplinare gli incroci».
NO ALLO STOP. L’associazione Strada parco di Mario Sorgentone, con il cantiere alle porte, propone di spostare la filovia lungo l’asse via Vestina (Montesilvano), via Caravaggio, via Tiburtina. «È assurdo», risponde Foschi, «ipotizzare lo stop all’intervento e la rivisitazione del progetto per modificare il percorso del primo lotto. Il provvedimento aprirebbe la strada a un contenzioso ai danni della stazione appaltante, la Gtm, e quindi della Regione Abruzzo. Sarebbe l’ennesimo blocco di lavori già appaltati e aggiudicati in via definitiva da anni, ricadrebbe sulle casse pubbliche, una condizione inaccettabile».
GLI INCROCI. Dai progetti a lungo termine, al futuro prossimo con la filovia sulla strada parco: «Non ci saranno passaggi a livello ma solo attraversamenti», annuncia il presidente della Gtm Russo, «il mezzo è in grado di fermarsi e rallentare quando ce n’è bisogno. La filovia è un bus utilizzato in molte città europee dove passa tra i pedoni e convive con le piste ciclabili. Quella che attraverserà Pescara e Montesilvano sarà una metropolitana elettrica, silenziosa e su gomma, dotata di sistemi magnetici sperimentali», precisa Russo, «che porterà benefici a tutti coloro che hanno un’abitazione lungo il tracciato».
LE CASE. «È risaputo», dice il presidente Russo, «che il valore delle case aumenta quando queste si trovano in prossimità di mezzi di trasporto efficaci ed efficienti. Tutti quelli che avranno la filovia sotto casa ne beneficeranno».
IL MURO DA DEMOLIRE. Il percorso della filovia a Montesilvano, tra via Lombardia e viale Moro, è interrotto da un muro: «Sarà rimosso a breve», spiega Russo, «verranno creati sostegni di cemento armato ai lati della strada e da lì il tracciato proseguirà dritto».
I costi di manutenzione della strada sulla quale sarà in funzione la filovia saranno a carico del Comune in quanto, spiega la presidente della commissione Caroli, «non ci sarà una cessione delle aree alla Gtm bensì un’autorizzazione a svolgere i lavori».
LA LETTERA. Filovia sulla strada parco, il dibattito è aperto: scrive al presidente della Gtm, un cittadino, Ivano Angiolelli per proporre di «fare la filovia sull’attuale tracciato ferroviario».
Mentre comincia il conto alla rovescia per la partenza del cantiere del primo lotto, il Comune dà il via alla progettazione per la seconda parte dei lavori, dal terminal bus fino a via Tiburtina. L’intervento di Russo in commissione è il primo passo. L’ipotesi presa in considerazione è una sopraelevata che, costeggiando la ferrovia, giungerà a via Misticoni per biforcarsi e raggiungere, da un lato la pineta d’Avalos, dall’altro via Tiburtina.
Entro un mese, secondo quanto dichiarato dal vicesindaco Berardino Fiorilli, la strada parco si trasformerà in un cantiere: in 730 giorni, salvo imprevisti, la filovia sui sei chilometri tra Montesilvano e Pescara sarà completata con 191 pali per l’elettrificazione, semafori e pista ciclabile ridotta.
IL SECONDO LOTTO. Ma il nodo è il proseguimento della filovia: tutti d’accordo, compresa la presidente della commissione Grandi infrastrutture Adele Caroli, nel ritenere che «un’opera di sei chilometri, da Montesilvano a Pescara, non serve a niente». Per questo, parte la progettazione del secondo lotto: il blocco di partenza per trovare i finanziamenti. Circa cento milioni di euro, secondo la stima degli amministratori. La prosecuzione dei lavori è legata a un interrogativo: una volta lasciata la strada parco, dove passerà il filobus da 18 metri? È il consigliere del Pdl Armando Foschi a delineare uno scenario possibile: «Lasciata la strada parco, la filovia dovrebbe essere dirottata sull’area di risulta e, dopo aver raggiunto il terminal bus, all’altezza di via De Gasperi, è ipotizzabile la sopraelevazione sino al livello dei binari ferroviari. Tale soluzione», dice Foschi, «determinerebbe il vantaggio di consentire ai mezzi pubblici di continuare a beneficiare di una linea riservata conservando la propria velocità senza interferire con la mobilità cittadina».
LA SOPRAELEVATA. Da qui, la filovia dovrebbe proseguire in sopraelevazione accanto alla ferrovia sino all’area dell’accordo di programma De Cecco per giungere fino in via Misticoni, sede della biforcazione: «Un ramo», dice Foschi, «proseguirà il proprio cammino lungo il nuovo asse viario situato alle spalle della caserma dei vigili del fuoco sino ad arrivare in via della Bonifica, il secondo ramo proseguirà lungo la via Tiburtina». Con questa soluzione, il Comune conta di sventare la paralisi del traffico: «Le auto», continua Foschi, «potrebbero continuare a transitare attraverso i sottopassi, in via De Gasperi e in via D’Annunzio, senza la necessità di tagliare le corsie di marcia e senza installare semafori per disciplinare gli incroci».
NO ALLO STOP. L’associazione Strada parco di Mario Sorgentone, con il cantiere alle porte, propone di spostare la filovia lungo l’asse via Vestina (Montesilvano), via Caravaggio, via Tiburtina. «È assurdo», risponde Foschi, «ipotizzare lo stop all’intervento e la rivisitazione del progetto per modificare il percorso del primo lotto. Il provvedimento aprirebbe la strada a un contenzioso ai danni della stazione appaltante, la Gtm, e quindi della Regione Abruzzo. Sarebbe l’ennesimo blocco di lavori già appaltati e aggiudicati in via definitiva da anni, ricadrebbe sulle casse pubbliche, una condizione inaccettabile».
GLI INCROCI. Dai progetti a lungo termine, al futuro prossimo con la filovia sulla strada parco: «Non ci saranno passaggi a livello ma solo attraversamenti», annuncia il presidente della Gtm Russo, «il mezzo è in grado di fermarsi e rallentare quando ce n’è bisogno. La filovia è un bus utilizzato in molte città europee dove passa tra i pedoni e convive con le piste ciclabili. Quella che attraverserà Pescara e Montesilvano sarà una metropolitana elettrica, silenziosa e su gomma, dotata di sistemi magnetici sperimentali», precisa Russo, «che porterà benefici a tutti coloro che hanno un’abitazione lungo il tracciato».
LE CASE. «È risaputo», dice il presidente Russo, «che il valore delle case aumenta quando queste si trovano in prossimità di mezzi di trasporto efficaci ed efficienti. Tutti quelli che avranno la filovia sotto casa ne beneficeranno».
IL MURO DA DEMOLIRE. Il percorso della filovia a Montesilvano, tra via Lombardia e viale Moro, è interrotto da un muro: «Sarà rimosso a breve», spiega Russo, «verranno creati sostegni di cemento armato ai lati della strada e da lì il tracciato proseguirà dritto».
I costi di manutenzione della strada sulla quale sarà in funzione la filovia saranno a carico del Comune in quanto, spiega la presidente della commissione Caroli, «non ci sarà una cessione delle aree alla Gtm bensì un’autorizzazione a svolgere i lavori».
LA LETTERA. Filovia sulla strada parco, il dibattito è aperto: scrive al presidente della Gtm, un cittadino, Ivano Angiolelli per proporre di «fare la filovia sull’attuale tracciato ferroviario».