I 10mila libri di Annamaria l’ultimo regalo alla città

13 Dicembre 2019

Il patrimonio dell’ex allieva del classico D’Annunzio, scomparsa nel 2017 donato dalla famiglia alla “Di Giampaolo”. E oggi il primo evento in suo nome

PESCARA. L’amore di Annamaria Nazzaro per lo studio, la letteratura e la poesia continua a vivere sugli scaffali della Francesco Di Giampaolo: la biblioteca regionale di via Tiburtina ha ricevuto la donazione di diecimila volumi raccolti dalla giovane pescarese morta nel luglio 2017, quando aveva appena compiuto 39 anni.
Oggi alle 16,30 nella sala polifunzionale della biblioteca in via Tiburtina 97, è in programma la conferenza “Colette e Simone de Beauvoir, la scrittura della rivendicazione identitaria”. «È la prima di una serie di iniziative che chiameremo “Inviti alla lettura”», spiega il direttore Roberto Di Lodovico, «che hanno come obiettivo far conoscere e pubblicizzare il patrimonio del fondo “Annamaria Nazzaro”.
Si tratta di circa diecimila libri in via di catalogazione, appartenuti a una grande appassionata di letteratura oltre che poetessa». Annamaria, dopo il diploma al liceo classico D’Annunzio nel 1997 col massimo dei voti, si iscrive a Medicina, che lascia nonostante gli esami superati con profitto: decide di seguire la vocazione per la letteratura. Vince premi nazionali, frequenta il teatro e raccoglie un’amplissima biblioteca. Tra i volumi donati dalla famiglia Nazzaro ci sono romanzi e raccolte, testi di studio, saggi di arte e letteratura, pubblicazioni scientifiche.
Tutto viene ora acquisito e messo a disposizione degli utenti della biblioteca Di Giampaolo, che ha già un patrimonio di circa 47mila volumi. La presentazione del fondo oggi pomeriggio è curata da Giancarlo Zappacosta, dirigente del servizio Beni e attività culturali della Regione. L’evento è arricchito dalla conferenza su Colette e Simone de Beauvoir: «Due intellettuali e scrittrici», spiega Federica D’Ascenzo della D’Annunzio che cura il convegno, «che si identificano con momenti culturali topici del ’900 francese, che disegnano la loro esistenza all’insegna di un’esperienza unica, subordinando la creazione letteraria alla condizione femminile tra rivendicazione identitaria e critica della società». La conferenza è organizzata in collaborazione col gruppo di lettura “Sulla traccia di Angela” e il dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne.(a.r.)
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