I grillini: «Questa giunta è un fallimento»
La Sabatini attacca l’amministrazione dopo la bocciatura del piano di riequilibrio da parte dei revisori
PESCARA. È polemica dopo la bocciatura del collegio dei revisori dei conti al Piano di riequilibrio finanziario che l’amministrazione comunale dovrà inviare al ministero dell’Interno e alla Corte dei conti per ottenere il via libera alla procedura di predissesto. Ieri, la capogruppo dei grillini Enrica Sabatini ha espresso dure critiche nei confronti della giunta.
«Il Movimento 5 Stelle», dice la capogruppo, «evidenzia il fallimento della giunta Alessandrini sull'elaborazione del piano di predissesto e accusa di fornire dati illusori, confusi e in totale assenza di un quadro organico complessivo».
«Sono stati presentati durante le varie sedute della commissione Finanze», spiega, «svariati documenti con dati spesso in contrasto tra loro, fino ad arrivare a ritirare i documenti stessi dalle mani dei consiglieri perché, dopo la discussione, rivelatisi totalmente errati».
«Nonostante la votazione del piano di predissesto prevista per martedì prossimo», afferma la Sabatini, «manca oggi all'appello ancora il bilancio di cassa, nonché diversi prospetti che sarebbero dovuti arrivare tramite mail nella tarda serata di venerdì, ma mai pervenuti». «Ci chiedono di votare martedì prossimo un piano che fa acqua da tutte le parti», sostengono i grillini, «e che manca totalmente di un quadro organico e di azioni straordinarie efficaci e sostenibili in grado di consentire il risanamento dell'ente».
La drammatica situazione economico-finanziaria del Comune «lasciata in eredità dal centrodestra era palese fin da luglio», sostiene la capogruppo, «quando l'amministrazione Alessandrini decise di approvare il rendiconto di gestione 2013 della precedente giunta di centrodestra e lo fece andando contro il secco e gravissimo no dei revisori dei conti. Un parere quello dei revisori dei conti dell’ente che torna attuale bocciando nuovamente il tentativo elaborato dalla giunta per garantirsi la sopravvivenza».
«In campagna elettorale il sindaco Alessandrini dichiarò che non avrebbe messo le aliquote delle tasse al massimo», ricorda la capogruppo, «poi entrando in Comune approvò il rendiconto di gestione contro il parere dei tecnici sostenendo che, in base ad un ragionamento ipotetico deduttivo, la situazione non fosse così drammatica. Successivamente disse che era necessario mettere le tasse al massimo perché altrimenti il Comune sarebbe andato in predissessto. In dieci anni il centrodestra ed il centrosinistra hanno guidato questa città portandola al baratro».
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