Il Comune regala piazza Primo maggio
Area ceduta gratis a Pescara parcheggi per risanare il bilancio della società
PESCARA. L'amministrazione Mascia sta tentando ancora una volta di cedere piazza Primo maggio a Pescara parcheggi, la società del Comune che gestisce la sosta a pagamento. Il progetto, accantonato l'anno scorso dopo un mare di polemiche, è stato tirato fuori di nuovo. Se n'è accorto il Pd esaminando il bilancio, approvato due settimane fa dalla giunta, in cui è stata inserita la voce «Conferimento di beni patrimoniali alla società di gestione dei parcheggi pubblici» e il relativo importo, pari a 2.156.000 euro. Ed è riscoppiata la polemica che rischia di travolgere di nuovo l'amministrazione.
COMUNE CEDE LA PIAZZA. Il bene patrimoniale di cui si parla nel documento contabile è proprio piazza Primo maggio. Lo ha confermato il capogruppo del Pdl Armando Foschi. Ma può il Comune cedere una piazza pubblica a una società municipalizzata? L'amministrazione Mascia è convinta di sì, al punto da voler ripresentare la proposta tanto contestata. Quella dell'anno scorso portata avanti dal vice sindaco e assessore al traffico Berardino Fiorilli era, in realtà, molto più ambiziosa, perché prevedeva la cessione a Pescara parcheggi di ben due piazze, Primo maggio e la Madonnina, dove dovrebbero nascere in un lontano futuro dei parcheggi sotterranei. Ora, si parla solo di piazza Primo maggio, una delle aree più belle e più rappresentative della città. Il valore di 2.156.000 euro non si sa come sia stato calcolato. Ma è probabilmente al di sotto di quello di mercato, sempre ammesso che sia possibile cedere una piazza.
SOCIETA' IN ROSSO. Questa operazione, che ricorda la vendita della Fontana di Trevi in un famoso film di Totò, è stata sicuramente ideata dalla giunta Mascia per ricapitalizzare Pescara parcheggi con i conti in rosso. L'ultimo bilancio presentato, riferito al 2010, indicava una perdita di 4.833 euro. Evidentemente, gli incassi derivanti dalla gestione dei parcheggi a pagamento non coprono tutte le spese che la società deve sopportare ogni anno. Prima fra tutte, il canone di 1.922.000 euro da corrispondere al Comune. Poi, ci sono gli stipendi dei dipendenti che costano 912.000 euro e il compenso percepito dall'amministratore unico Roberto Core, pari a 30.000 euro.
FUSILLI SI DIMETTE. Non si sa molto di questa società municipalizzata e in che modo viene gestita. Alla fine dell'anno scorso, è stata persino costituito un comitato di indirizzo e vigilanza per controllare Pescara parcheggi, ma i risultati sono stati finora insoddisfacenti. Tutta la documentazione richiesta, compreso il bilancio dell'anno scorso, non è stata ancora consegnata ai al comitato, di cui fanno parte, per la maggioranza, Renato Ranieri (Pdl), Vincenzo Di Noi (Udc) e, per l'opposizione, Gianluca Fusilli (Pd). «Sono trascorsi 50 giorni dalla richiesta», ha rivelato Fusilli, «e ancora non abbiamo ricevuto nulla. Sto pensando di dimettermi dal comitato, perché in questo modo non serve a niente». Fusilli, nella scorsa seduta del consiglio comunale, ha denunciato pubblicamente questa situazione di difficoltà in cui si trova ad operare il comitato, ma finora nulla è cambiato. «Ho molti dubbi sulla correttezza della gestione contabile», ha concluso Fusilli, «altrimenti non si spiega il comportamento dell'amministratore unico, di fronte alla richiesta di accesso alla documentazione, presentata dal comitato di indirizzo e vigilanza».
COMUNE CEDE LA PIAZZA. Il bene patrimoniale di cui si parla nel documento contabile è proprio piazza Primo maggio. Lo ha confermato il capogruppo del Pdl Armando Foschi. Ma può il Comune cedere una piazza pubblica a una società municipalizzata? L'amministrazione Mascia è convinta di sì, al punto da voler ripresentare la proposta tanto contestata. Quella dell'anno scorso portata avanti dal vice sindaco e assessore al traffico Berardino Fiorilli era, in realtà, molto più ambiziosa, perché prevedeva la cessione a Pescara parcheggi di ben due piazze, Primo maggio e la Madonnina, dove dovrebbero nascere in un lontano futuro dei parcheggi sotterranei. Ora, si parla solo di piazza Primo maggio, una delle aree più belle e più rappresentative della città. Il valore di 2.156.000 euro non si sa come sia stato calcolato. Ma è probabilmente al di sotto di quello di mercato, sempre ammesso che sia possibile cedere una piazza.
SOCIETA' IN ROSSO. Questa operazione, che ricorda la vendita della Fontana di Trevi in un famoso film di Totò, è stata sicuramente ideata dalla giunta Mascia per ricapitalizzare Pescara parcheggi con i conti in rosso. L'ultimo bilancio presentato, riferito al 2010, indicava una perdita di 4.833 euro. Evidentemente, gli incassi derivanti dalla gestione dei parcheggi a pagamento non coprono tutte le spese che la società deve sopportare ogni anno. Prima fra tutte, il canone di 1.922.000 euro da corrispondere al Comune. Poi, ci sono gli stipendi dei dipendenti che costano 912.000 euro e il compenso percepito dall'amministratore unico Roberto Core, pari a 30.000 euro.
FUSILLI SI DIMETTE. Non si sa molto di questa società municipalizzata e in che modo viene gestita. Alla fine dell'anno scorso, è stata persino costituito un comitato di indirizzo e vigilanza per controllare Pescara parcheggi, ma i risultati sono stati finora insoddisfacenti. Tutta la documentazione richiesta, compreso il bilancio dell'anno scorso, non è stata ancora consegnata ai al comitato, di cui fanno parte, per la maggioranza, Renato Ranieri (Pdl), Vincenzo Di Noi (Udc) e, per l'opposizione, Gianluca Fusilli (Pd). «Sono trascorsi 50 giorni dalla richiesta», ha rivelato Fusilli, «e ancora non abbiamo ricevuto nulla. Sto pensando di dimettermi dal comitato, perché in questo modo non serve a niente». Fusilli, nella scorsa seduta del consiglio comunale, ha denunciato pubblicamente questa situazione di difficoltà in cui si trova ad operare il comitato, ma finora nulla è cambiato. «Ho molti dubbi sulla correttezza della gestione contabile», ha concluso Fusilli, «altrimenti non si spiega il comportamento dell'amministratore unico, di fronte alla richiesta di accesso alla documentazione, presentata dal comitato di indirizzo e vigilanza».
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