Il difensore: prova inquinata dalle foto apparse sui giornali

Contesta tutto l’avvocato Luca Sarodi (nella foto), il difensore di Pasquale Di Giovanni che, codice penale alla mano, rivendica che «il mezzo di prova deve garantire anche l’indagato. E così non è...

Contesta tutto l’avvocato Luca Sarodi (nella foto), il difensore di Pasquale Di Giovanni che, codice penale alla mano, rivendica che «il mezzo di prova deve garantire anche l’indagato. E così non è stato». Perché, sostiene il legale, «la prova è stata inquinata dalle ripetute pubblicazioni sui giornali della foto di Di Giovanni che invece è più alto rispetto al metro e 75 descritto dalla donna, ha il codino e non i capelli corti e, soprattutto non ha le cicatrici sulle mani: parliamo solo di nocche più scure. E poi non dimentichiamo che inizialmente la donna aveva indicato un’altra persona. E infine non dimentichiamo che Di Giovanni è incensurato, non ha carichi pendenti nè problemi particolari, e di questo va tenuto conto di fronte a quanto avvenuto, riconducibile alla personalità di un soggetto malato che nel comportamento ricorda un serial killer».