Il finto orso che allatta l’orfana Morena

La piccola ha perso la mamma ed è seguita dai veterinari del Parco nazionale d’Abruzzo. Che si travestono per non spaventarla

PESCASSEROLI. E’ stata battezzata Morena l’orsacchiotta trovatella che da sabato scorso è ospite del Centro visite del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). E sia il custode che il veterinario quando le si avvicinano si mettono dei guanti che hanno toccato già un orso, e indossano una maschera di orso adulto. «Dobbiamo evitare che cresca con l’imprinting dell’uomo», spiega il direttore Dario Febbo, «appena sarà più grande dovrà tornare tra i boschi, e per questo deve evitare ogni tipo di confidenza con l’uomo. Anzi, è preferibile che continui ad avere paura dell’uomo. Per questo dobbiamo evitare ogni contatto».

Il nome di Morena è stato scelto dalle guardie parco in memoria della ragazza morta la scorsa settimana a Villavallelonga, Morena Romano, di 26 anni.

L’orsetta era stata raccolta alle porte del paese, proprio vicino al cimitero dove la ragazza veniva tumulata. E le guardie del Pnalm si trovavano lì quando l’orsetta di soli tre mesi è stata avvistata, probabilmente abbandonata dalla madre. Per diciotto ore l’orsacchiotta è stata osservata a distanza, con la speranza che mamma orsa tornasse a riprendersela. Invece nulla. Le guardie e gli uomini della Forestale, su disposizioni del presidente del Pnalm Antonio Carrara e del direttore, e dopo la visita del veterinario, hanno raccolto il cucciolo di orso marsicano e l’hanno portato nel Centro visite di Pescasseroli, dove ora è custodito e curato.

Anche nei giorni successivi le ricerche di mamma orsa sono proseguite, più per il timore che fosse morta avvelenata. Esche e bocconi avvelenati non sono però stati trovati. La piccola Morena, insomma, era stata abbandonata.

«Non dobbiamo per forza pensare che sia successa una disgrazia», spiega Febbo, «può darsi che la madre abbia avuto tre cuccioli, e che dei tre questa fosse la più debole, quella che restava sempre indietro. Mamma orsa le prime volte si sarà fermata ad aspettarla, ma è probabile che poi abbia scelto di continuare per la sua strada con i cuccioli più forti. Non sarebbe la prima volta che questo accade, tenuto conto che poi siamo rimasti 18 ore sul posto. Ma se la madre non l'avesse abbandonata sarebbe rimasta a portata di vista, sempre vicino ai suoi cuccioli. Adesso per noi del Parco è importante salvare una femmina di orso, è un tentativo che facciamo per il futuro della specie». Morena è stata trovata in buona salute, e ogni giorno viene allattata da Valentino, l’addetto agli orsi. In pochi giorni è cresciuta di quasi mezzo chilo. «Non è facile allattarla e farla crescere senza il latte della madre, visitarla e controllarla in un piccolo spazio facendo in modo di non fare gli umani», conclude il direttore del Pnalm, «ma non possiamo permetterci di perdere un esemplare femmina. Morena è anche il futuro dell’orso marsicano».

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