Il Ponte nuovo costerà 17 milioni di euro

Raddoppiata la cifra per realizzare il progetto, finanziamenti Anas a rischio se non parte l’appalto entro l’anno

PESCARA. Sono raddoppiate, nel giro di pochi anni, le spese per la realizzazione del Ponte nuovo. L’opera che unirà le due sponde del fiume all’altezza di via Aterno, attesa da cinque anni, costerà quasi 17 milioni di euro, rispetto ai 9 preventivati inizialmente. La cifra è stata rivelata ieri mattina dall’assessore all’urbanistica Marcello Antonelli, durante la sua audizione in commissione Grandi infrastrutture. L’assessore ha anche annunciato un’accelerata dell’iter per evitare il rischio di perdere i 5 milioni di euro di finanziamenti promessi dall’Anas, in scadenza entro la fine dell’anno. I primi lavori, secondo le sue previsioni, dovrebbero partire a maggio dell’anno prossimo.

Costi raddoppiati. Progetti da rivedere, calcoli di spesa sbagliati per difetto, ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato: il Ponte nuovo si è rivelato un pasticcio. E solo adesso, dopo cinque anni dalla proposta presentata dalla precedente amministrazione, si comincia ad intravedere la luce dal tunnel. Il primo problema sorto che ha, di fatto, bloccato l’intero iter riguarda le prescrizioni del Genio civile della Regione Prescrizioni che hanno imposto all’attuale amministrazione comunale di rivedere il progetto per integrare gli argini golenali a sinistra e a destra dell’opera, perché inizialmente non previsti.

Una volta rimediato all’errore sembrava tutto a posto per far partire i lavori. Ma si è bloccato di nuovo tutto a seguito di una sentenza del Tar, emessa su ricorso presentato dalla società Generalmarmi, di proprietà dei fratelli Liberatoscioli, per contestare l’esproprio di alcuni terreni sulla golena nord per la realizzazione dei nuovi argini. A quel punto, il Comune ha deciso di annullare tutta la procedura di gara e, nello stesso tempo, di presentare ricorso al Consiglio di Stato per far annullare la sentenza del Tar. Il 22 luglio dell’anno scorso, il Consiglio di Statoha sospeso la sentenza in attesa di pronunciarsi nel merito. Pronuncia ancora attesa.

Nel frattempo, i tecnici dell’ente si sono messi al lavoro per stilare un nuovo progetto, adeguando i costi al nuovo prezziario. «I tecnici si sono accorti», ha fatto presente Antonelli, «che i calcoli precedentemente svolti non rispondevano alla realtà. Il progetto elaborato dalla precedente amministrazione non era rispondente ai costi effettivi dell’opera. Non erano state previste nemmeno le spese tecniche». Così, rifacendo tutti i conti, la spesa prevista per l’opera è quasi raddoppiata. Dai 9 milioni di euro si è passati a quasi 17 milioni di euro, di cui 13,1 per il ponte e 3,6 per rifare gli argini. L’intera cifra verrà finanziata con 5 milioni dell’Anas, altri 5 con fondi Por Fesr, 400mila con contributi di Terna, 1,6 milioni con un mutuo del Comune, 900mila con fondi derivanti dall’accordo di programma Fater-Angelini, 3,6 del ministero dell’Ambiente.

Corsa contro il tempo. L’amministrazione comunale ha già rischiato di perdere i fondi Por, ridotti inizialmente dalla Regione per far fronte alle spese del terremoto e poi ripristinati. Ora sono in pericolo i finanziamenti dell’Anas che verranno cancellati a fine anno, se non partiranno i lavori. Antonelli conta di avviare la gara d’appalto entro ottobre e a maggio 2013 far partire i lavori. Critico il capogruppo Idv Adelchi Sulpizio: «Dopo tanti rinvii alla posa della prima pietra, questo intervento è diventato l’emblema dell’incapacità dell’amministrazione di trasformare i progetti in opere pubbliche».

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