IL CAPOLUOGO ADRIATICO DIVENTA UN CASO
Il sindaco Alessandrini ammette: «Pescara non è ancora pronta»
PESCARA. «Pescara non risponde ai parametri richiesti per ottenere la Bandiera blu». Non ci gira intorno, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, alla domanda sul perché Pescara ancora una volta...
PESCARA. «Pescara non risponde ai parametri richiesti per ottenere la Bandiera blu». Non ci gira intorno, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, alla domanda sul perché Pescara ancora una volta non possa accampare la Bandiera blu sul proprio litorale. Questa consapevolezza ha spinto l’amministrazione a non concorrere. «Basti pensare alle acque», spiega Alessandrini, «ma anche alla situazione della raccolta differenziata. Tant’è che, proprio su questo secondo aspetto, per esempio, l’assessore Paola Marchegiani, l'anno scorso, si è impegnata per una soluzione», aggiunge il primo cittadino, riferendosi alla raccolta sulle spiagge. Insomma, Pescara non ha ancora i numeri per ambire al simbolo agognato.
«La Bandiera blu è un vessillo che mette insieme svariati servizi», continua il sindaco, «oltre allo stato dell’ecosistema. Sicuramente giova moltissimo al comparto turistico e balneare delle realtà costiere italiane che la ottengono e per questo è anche un cammino che richiede la stretta rispondenza a dei parametri, come detto non solo ambientali, affinché una realtà possa concorrere ad ottenerla».
Tuttavia, l’amministrazione comunale si dice impegnata affinché l’assenza della Bandiera blu rimanga soltanto un fatto del passato. «Per una città come la nostra», aggiunge Alessandrini, «la Bandiera blu è un traguardo che auspichiamo possa essere raggiunto presto e a cui stiamo lavorando con fermezza e determinazione da quando ci siamo insediati», sottolinea il primo cittadino. «Le nostre spiagge e l’offerta balneare rappresentano ad oggi sicuramente un valore aggiunto per l’economia di Pescara», fa notare, «e non appena saremo in grado di rispondere a tutti i parametri definiti dal comitato Fee, faremo anche noi questa richiesta, perché Pescara possa rientrare a pieno titolo fra le località presenti nella lista italiana. È un obiettivo che certificherà ulteriormente l’importanza di una risorsa identitaria», conclude il sindaco di Pescara, «qual è il mare e il suo indotto, a tutela del quale stiamo lavorando ininterrottamente insieme alle categorie e a tutte le forze coinvolte».
Vito de Luca
«La Bandiera blu è un vessillo che mette insieme svariati servizi», continua il sindaco, «oltre allo stato dell’ecosistema. Sicuramente giova moltissimo al comparto turistico e balneare delle realtà costiere italiane che la ottengono e per questo è anche un cammino che richiede la stretta rispondenza a dei parametri, come detto non solo ambientali, affinché una realtà possa concorrere ad ottenerla».
Tuttavia, l’amministrazione comunale si dice impegnata affinché l’assenza della Bandiera blu rimanga soltanto un fatto del passato. «Per una città come la nostra», aggiunge Alessandrini, «la Bandiera blu è un traguardo che auspichiamo possa essere raggiunto presto e a cui stiamo lavorando con fermezza e determinazione da quando ci siamo insediati», sottolinea il primo cittadino. «Le nostre spiagge e l’offerta balneare rappresentano ad oggi sicuramente un valore aggiunto per l’economia di Pescara», fa notare, «e non appena saremo in grado di rispondere a tutti i parametri definiti dal comitato Fee, faremo anche noi questa richiesta, perché Pescara possa rientrare a pieno titolo fra le località presenti nella lista italiana. È un obiettivo che certificherà ulteriormente l’importanza di una risorsa identitaria», conclude il sindaco di Pescara, «qual è il mare e il suo indotto, a tutela del quale stiamo lavorando ininterrottamente insieme alle categorie e a tutte le forze coinvolte».
Vito de Luca