L’Abruzzo sceglie il suo presidente

10 Febbraio 2019

Al voto oltre un milione e 200mila elettori per 428 candidati, urne aperte fino alle 23. Rete8 e il Centro seguiranno in diretta le operazioni di spoglio

PESCARA. L’Abruzzo elegge oggi il presidente della Giunta e il Consiglio regionale. Urne aperte dalle 7 alle 23 per 1.211.204 elettori, di cui 591.635 di sesso maschile e 619.569 di sesso femminile, distribuiti sulle 1.633 sezioni istituite nei 305 comuni della regione. Voteranno per la prima volta, al compimento del 18esimo anno d’età, 11.730 giovani elettori.
QUANTI POSTI. I seggi da attribuire sono 31. Uno di questi è assegnato al presidente della Regione, un altro al candidato presidente che risulta secondo. Le circoscrizioni elettorali sono quattro, una per provincia. Alla circoscrizione di Chieti spettano otto seggi, a quelle di Pescara, L’Aquila e Teramo sono invece assegnati sette seggi per ciascuna circoscrizione.


I CANDIDATI. In corsa c’è un esercito di 428 candidati consiglieri, distribuiti in quindici liste, e a sostegno di quattro aspiranti presidenti della Regione che, secondo l’ordine di sorteggio riportato sulla scheda che sarà consegnata agli elettori, sono Sara Marcozzi, del Movimento Cinque Stelle, consigliere regionale uscente, che si ripresenta con una sola lista di 29 candidati.
Marco Marsilio, invece, è a capo della coalizione di centrodestra ed è sostenuto da cinque liste, Lega Abruzzo, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc-Dc-Idea e la civica Azione Politica, che raccolgono 145 aspiranti consiglieri regionali. A seguire c’è Stefano Flajani, di Casapound con i suoi 22 candidati consiglieri, dopo l’esclusione dei nomi del collegio di Pescara dove comunque è possibile votare il candidato presidente.
Infine c’è Giovanni Legnini, a capo di una coalizione civica, popolare e progressista formata da otto liste nelle quali confluiscono 232 candidati consiglieri. Le sue liste civiche sono: Legnini Presidente, Centristi per l’Europa, + Abruzzo-Centro democratico, Progressisti con Legnini, Avanti Abruzzo, Abruzzo Insieme e Abruzzo in Comune. A queste liste si aggiunge quella del Partito democratico.


CHI ENTRA. È proclamato eletto il candidato presidente che ha ottenuto più voti nel complesso delle quattro circoscrizioni, contestualmente diviene membro di diritto del Consiglio regionale.
Faranno parte del consiglio le liste che abbiano ottenuto almeno il quattro per cento dei voti su base regionale, se corrono da sole, oppure che abbiano ottenuto almeno il due per cento ma facciano parte di una coalizione che, a sua volta, abbia superato il quattro per cento. Il premio di maggioranza per il vincitore è fissato al 60 per cento in modo che alle liste o alla lista collegate/a al candidato presidente eletto venga assicurato un totale di almeno 17 seggi nel consiglio per garantirne la governabilità.
Questo numero non può essere superiore a 19, (il 55 per cento dei seggi totali). Il sistema elettorale infatti prevede una tutela delle minoranze nel caso alla coalizione di maggioranza spetti un numero di seggi superiore a 19. In quel caso, i seggi eccedenti vengono ad essa sottratti e attribuiti ai gruppi di liste concorrenti.
IL METODO. Il numero di seggi è attribuito in base alla cosiddetta “Formula D’Hondt”, un metodo matematico che utilizza il sistema proporzionale. In pratica, si dividono i voti per una serie di coefficienti dopo aver escluso le liste che non hanno superato la soglia di sbarramento. A fare il calcolo è l’ufficio centrale regionale, che quindi stabilisce con rigore matematico quanti seggi spettano a ogni lista.
RETE8, in collaborazione con "Il Centro" seguirà in diretta non-stop l'andamento dello scrutinio, con una trasmissione che andrà in onda per tutta la notte tra domenica e lunedì, a partire dalle ore 22,30. Risultati in tempo reale, ospiti in studio per i commenti, collegamenti in diretta con le sedi elettorali dei candidati alla Presidenza, con la sala stampa della Regione, le Prefetture e la redazione del Centro di Pescara. I risultati saranno in continuo aggiornamento anche sui siti www.rete8.it e www.ilcentro.it. La diretta sarà fruibile anche in streaming.
IL MINISTERO. Le prefetture forniranno supporto e collaborazione alla Regione nelle operazioni legate al voto. È stato, inoltre, firmato un accordo con il ministero dell'Interno per la concessione dell'utilizzo della piattaforma informatica Siel (Servizio informativo elettorale).
In virtù di tale accordo, durante la giornata del voto si provvederà alla acquisizione telematica e alla diffusione su internet dell'affluenza alle urne (alle ore 12, 19 e 23). Nel corso della notte, invece, verranno diffusi, man mano che perverranno, i risultati ufficiosi dello scrutinio. La proclamazione degli eletti sarà effettuata dalla Corte d’appello.
CINQUE ANNI FA. Nel 2014 si votò il 25 maggio e vinse Luciano D’Alfonso, del centrosinistra, con 319.887 voti, pari al 41 per cento. D’Alfonso venne appoggiato da otto liste delle quali il Pd ottenne il maggior risultato (171.520 voti, pari al 25,4 per cento e a ben 10 seggi). Secondo arrivò il candidato presidente Gianni Chiodi, riproposto dal centrodestra, che ottenne 202.346 voti, pari al 29,3 per cento. Chiodi aveva con sè quattro liste delle quali Forza Italia raggiunse il miglior risultato con 112.316 voti, pari al 16,6 per cento che valsero quattro seggi agli azzurri.
Al terzo posto si piazzò Sara Marcozzi, del Movimento 5 Stelle, che ottenne 148.035 voti e 6 seggi. Infine, al quarto posto, si piazzò Maurizio Acerbo di Rifondazione che raccolse 20.250 voti pari al 3 per cento che non gli bastò per conquistare un seggio.
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