La Gtm stampa settemila libretti con gli errori
L’azienda scopre la gaffe dei percorsi sbagliati e ritira 700 guide già distribuite
PESCARA. Settemila libretti colorati da 32 pagine freschi di stampa. Peccato che i nuovi orari degli autobus della Gtm siano già da buttare al macero. Appena finiti nelle mani dei cittadini-utenti, nei preziosi vademecum, indispensabili per chi si sposta senza macchina in una città asfissiata dallo smog, sono spuntati fuori, qua e là, errori e imprecisioni. L’azienda ha ricevuto proteste a raffica, tanto da decidere di ristamparli di nuovo, per giunta con una copertina di diverso colore per distinguerli da quelli sbagliati. Non prima, però, di averne ritirati 700 dai punti vendita dei biglietti e di aver bloccato la distribuzione dei restanti, che avrebbero contribuito ad aumentare ancora di più la confusione tra i turisti e i viaggiatori. L’azienda, per motivi di budget, aveva deciso di tagliare i costi per stampare il libretto. Quello precedente, infatti, era di 130 pagine, ed era molto più ricco di informazioni e di illustrazioni grafiche. Ma i fascicoletti sono tutti da rifare.
La gaffe degli errori sugli orari estivi dei bus della Gestione trasporti metropolitani, in vigore dal 16 giugno al 15 settembre, viene ammessa dagli stessi vertici aziendali, che però preferiscono glissare quando si tratta di enumerarli. Alcuni balzano agli occhi in maniera evidente. Inutile, ad esempio, aspettare il 7 in via Antonelli. L’autobus giallo non può attraversare questa strada perché, da un paio d’anni, è chiusa per nove decimi, con tanto di cancelli, dopo l’accorpamento della pineta Dannunziana. Inoltre, per chi viaggia sulle linee 9 e 12, si parla in maniera generica di una fermata al «centro commerciale», senza specificare quale dei tanti che insistono nel territorio dell’area metropolitana. In realtà, si tratta dell’Arca di Spoltore, precisazione necessaria per non disorientare ulteriormente gli utenti. Le segnalazioni riguardano anche il mancato aggiornamento di alcuni percorsi, spesso modificati a causa dell’apertura di cantieri, oltre ad alcuni orari.
«Appena ce ne siamo accorti, abbiamo subito bloccato la distribuzione dei libretti e abbiamo ritirato quelli già in circolazione», spiega Pierluigi Venditti, direttore di esercizio e vice direttore generale della Gtm. «L’utenza è stata informata con avvisi a bordo dei pullman e alle fermate. Tuttavia, non si tratta di errori sostanziali». In attesa della ristampa, con una nuova copertina, gli utenti che vanno in cerca dei libretti con i nuovi orari, già in vigore da dieci giorni, si sentono rispondere che «al momento non sono disponibili».
La gaffe degli errori sugli orari estivi dei bus della Gestione trasporti metropolitani, in vigore dal 16 giugno al 15 settembre, viene ammessa dagli stessi vertici aziendali, che però preferiscono glissare quando si tratta di enumerarli. Alcuni balzano agli occhi in maniera evidente. Inutile, ad esempio, aspettare il 7 in via Antonelli. L’autobus giallo non può attraversare questa strada perché, da un paio d’anni, è chiusa per nove decimi, con tanto di cancelli, dopo l’accorpamento della pineta Dannunziana. Inoltre, per chi viaggia sulle linee 9 e 12, si parla in maniera generica di una fermata al «centro commerciale», senza specificare quale dei tanti che insistono nel territorio dell’area metropolitana. In realtà, si tratta dell’Arca di Spoltore, precisazione necessaria per non disorientare ulteriormente gli utenti. Le segnalazioni riguardano anche il mancato aggiornamento di alcuni percorsi, spesso modificati a causa dell’apertura di cantieri, oltre ad alcuni orari.
«Appena ce ne siamo accorti, abbiamo subito bloccato la distribuzione dei libretti e abbiamo ritirato quelli già in circolazione», spiega Pierluigi Venditti, direttore di esercizio e vice direttore generale della Gtm. «L’utenza è stata informata con avvisi a bordo dei pullman e alle fermate. Tuttavia, non si tratta di errori sostanziali». In attesa della ristampa, con una nuova copertina, gli utenti che vanno in cerca dei libretti con i nuovi orari, già in vigore da dieci giorni, si sentono rispondere che «al momento non sono disponibili».