Le nomine dei Cda finiscono in procura Esposto del Pdl

Le scelte di Di Mattia per Azienda speciale e scuola di musica non piacciono a De Martinis e Musa che chiedono verifiche

MONTESILVANO. Non si placano le polemiche sulle nomine dei Cda dell’Azienda speciale e della Scuola civica di musica, che sfociano in un esposto presentato dai consiglieri Pdl Ottavio De Martinis e Manola Musa. Aveva fatto discutere l’avviso pubblico con cui il sindaco Attilio Di Mattia aveva invitato esperti e professionisti a presentare la propria candidatura. Se per il sindaco e i consiglieri di maggioranza le nomine sono state fatte obbedendo a principi meritocratici, dando spazio alle competenze e ai curricula dei candidati, dalla minoranza ci sono state accuse di scarsa trasparenza a un bando durato “soltanto cinque giorni”, comprensivi di sabato e di domenica. Critica mossa anche dal Pd, con il segretario provinciale Antonio Castricone. Centosedici le candidature arrivate sulla scrivania del primo cittadino, numero «elevato» che, per Di Mattia, smontava «tutte le polemiche sulle ristrettezze dei tempi di pubblicazione». Ma le scelte fatte sono state aspramente contestate. L’avviso pubblico è stato definito dalla minoranza un «bando di facciata», con «scelte clientelari» e «di lottizzazione politica». «Abbiamo presentato un esposto per chiedere chiarimenti in merito», spiega De Martinis. «Agli aspiranti componenti il bando concedeva un tempo per la presentazione dei documenti molto ristretto, compresi un sabato e una domenica, giorni della settimana in cui gli uffici del Comune sono chiusi», scrivono nell’esposto. «Del bando pubblico veniva data scarsa informazione all’esterno. Contemporaneamente all’emanazione, però, ci si affrettava a notificare a mezzo polizia municipale, a tutti i capigruppo di minoranza, fatta eccezione per il gruppo consiliare del Pdl, una nota a firma del sindaco con cui si richiedeva di segnalare tre curricula utili alla composizione del Cda dell’Azienda Speciale». Nell’esposto anche un riferimento alla nota protocollata da Manola Musa con cui venivano chiesti chiarimenti in merito alla richiesta di indicazione dei tre nomi, «mai notificata al Pdl». Musa chiedeva indicazioni sul criterio che il sindaco intendeva «seguire per la nomina». «Si riteneva inopportuna la sponsorizzazione di chiunque in presenza di un regolare avviso pubblico», scrivono nell’esposto, dichiarando di aver invitato Di Mattia «a rivedere questa anomala procedura, apparentemente trasparente ma di fatto scorretta e irregolare». Al sindaco, sottolineano, richiedevano «una risposta scritta che non è mai arrivata». Musa e De Martinis contestano le scelte fatte. «Dopo accurata e meritoria selezione dei curricula, come sostenuto dal sindaco, il 12 luglio venivano nominati i componenti dei Cda dell’Azienda Speciale e della Scuola di Musica. Quel che appare estremamente strano è come, al termine di un’accurata selezione effettuata tra più di 100 curricula, meritevoli di nomina siano risultati cittadini fortemente collegati al sindaco e alla sua maggioranza di governo». Tra i nomi contestati quello di Giovina D’Ortenzio «appartenente e fondatrice del Popolo di Montesilvano, lista che durante l’ultima tornata elettorale, al ballottaggio, si è apparentata con Di Mattia» e quello di Lucio Ciammaricone «medico di base che divide lo studio con il padre del sindaco». De Martinis chiede anche un’altra delucidazione.

Rosa Anna Buonomo

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