Litorale devastato dalla mareggiata
Domani una riunione con i balneatori. La Sib insiste: subito il ripascimento
PESCARA. Dopo l’allarme per il fiume Pescara che ha rischiato di esondare di nuovo venerdì, scatta ora l’emergenza erosione. La costa al confine con Francavilla è stata devastata dalla mareggiata di questi giorni. I danni sono notevoli come ha potuto constatare ieri il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Enzo Del Vecchio durante un sopralluogo.
«Non ha destato e al momento non desta particolare allarme il livello del fiume Pescara», ha detto, «ma a seguito di diversi sopralluoghi sull'arenile cittadino nei giorni scorsi, ho riscontrato diverse situazioni critiche a seguito delle mareggiate che hanno interessato la nostra costa in questi giorni di maltempo».
Per questo il vice sindaco ha convocato una riunione per domani pomeriggio con i balneatori. «Dei danni subiti dagli stabilimenti con le mareggiate e della procedura tecnico-amministrativa, riguardante l'utilizzo di un finanziamento regionale di 300.000 euro (fondi Par) destinati alle attività di ripascimento del tratto litorale che va da Fosso Vallelunga al confine con Francavilla, parlerò con la categoria dei balneatori lunedì (domani, ndr), alle 17,30, in un incontro che avevamo convocato per affrontare il tema erosione in tempi tecnici per consentire gli interventi».
Ha espresso forte preoccupazione per le condizioni del litorale eroso dal mare anche il presidente di Sib, l’organizzazione dei balneatori della Confcommercio, Riccardo Padovano.
«Le forti mareggiate da levante», ha affermato, «hanno drammaticamente riproposto nella mattinata di oggi (ieri) l'allarme erosione con le acque che lambiscono letteralmente gli stabilimenti balneari».
«Abbiamo provveduto a contattare immediatamente l'assessore regionale Donato Di Matteo», ha rivelato Padovano, «al fine di approntare interventi di massima urgenza e sono già in corso sopralluoghi da parte dell'ingnegner Visca, delle Opere marittime, sui tratti di costa più a rischio».
«Ribadiamo alla Regione», ha proseguito, «che occorre subito intervenire con il posizionamento di barriere radenti che possano fronteggiare l'emergenza e il cui materiale possa in seguito essere riutilizzato per il rafforzamento delle scogliere o per il completamento del progetto Ricama. Ci siamo inoltre attivati affinchè si proceda già da fine febbraio al recupero della tanta sabbia presente al porto e alla Madonnina, per poi essere facilmente utilizzata dai concessionari in prossimità dell'avvio della stagione estiva per interventi di ripascimento dei tratti erosi».
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