Mascia assume anche un cerimoniere
Incarico esterno per 12 mila euro all’ex uomo di fiducia di D’Alfonso: si deve occupare di feste e inaugurazioni
PESCARA. In un periodo di ristrettezze economiche, di spending review e di tagli drastici ai finanziamenti pubblici, il Comune di Pescara è l’unico ente in Abruzzo che vanta un cerimoniere. Il sindaco Luigi Albore Mascia ha dato incarico ai suoi collaboratori di assumere, a tempo determinato, Gianfranco Giancaterino per la cura del cerimoniale.
Giancaterino, 36 anni di Chieti, ma residente a Pescara da diverso tempo, ha già ricoperto l’incarico di cerimoniere al Comune di Pescara. Prima, per diversi anni con Luciano D’Alfonso nel periodo in cui era sindaco; poi, nel novembre dell’anno scorso con Mascia, per il tempo necessario ad organizzare a Pescara una tre giorni del Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio.
Adesso, il suo contratto ha una durata più lunga: il suo rapporto di lavoro parte dal 15 settembre scorso e terminerà il 31 maggio dell’anno prossimo, cioè alla scadenza della consiliatura e del mandato di Albore Mascia. La determina per la sua assunzione è stata redatta e firmata dal capo di gabinetto Marco Molisani anche lui ex collaboratore di D’Alfonso. Il compenso previsto per questi 8 mesi e mezzo di lavoro è di 12.750 euro, compresa l’Iva e al lordo delle ritenute di legge. In pratica, 1.500 euro lordi al mese.
L’incarico, ovviamente, è avvenuto con affidamento diretto e la scelta è caduta su Giancaterino in quanto «è in possesso», si legge nel documento dirigenziale, «di adeguata capacità ed esperienza professionale». La determina specifica, inoltre, il motivo dell’incarico. «L’incarico riguarda», è scritto ancora, «lo svolgimenti di attività di notevole rilevanza connesse principalmente al cerimoniale e anche all’organizzazione di eventi istituzionali all’interno e all’esterno dell’ente, alla gestione dei patrocini e delle varie forme di rappresentanza istituzionale del sindaco e dell’ente; nonché ai rapporti con enti e istituzioni che organizzano manifestazioni, o altri tipi di eventi collegati con attività del Comune, con particolare riferimento al Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio, la cui presidenza assegnata al Comune di Pescara nel 2012, per la durata di due anni, richiede un’attenzione e una cura notevoli degli aspetti legati al protocollo internazionale e al cerimoniale».
Tuttavia, nessun Comune dell’Abruzzo può permettersi la figura del cerimoniere, solitamente prevista in istituzioni di primo piano, come la presidenza della Repubblica, la Camera dei deputati, il Senato. Ad esempio, il Comune di Roma, che vanta oltre 5 milioni di abitanti, ha il cerimoniere. Invece la Regione Abruzzo, con un bilancio decisamente più ricco rispetto a quello di Pescara, no.
Mascia giustifica così la sua scelta. «Il cerimoniere è una figura indispensabile per una città come Pescara che ha 130mila abitanti», spiega, «da 4 anni a questa parte il personale del Comune si è ridotto di un quarto e non c’è nessun dipendente in grado di fare questo. Fino a poco tempo fa c’era un mio collaboratore, l’avvocato Giuliano Grossi, che si occupava del cerimoniale. Ora si è ammalato». «Ci sono inaugurazioni e commemorazioni istituzionali che necessitano di un cerimoniere», aggiunge il sindaco, «il fatto che Giancaterino abbia già ricoperto questo incarico con D’Alfonso non mi imbarazza affatto. È un professionista serio, è stato tra gli organizzatori delle olimpiadi invernali di Torino». « Il suo compenso è adeguato», conclude, «non mi sembra il caso di dargli un taglio scandalistico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA