Micropolveri, viale Bovio e via Sacco superano di nuovo i limiti di sicurezza
PESCARA. Una cappa di micropolveri circonda mezza provincia pescarese. Gli ultimi rilevamenti effettuati dalle centraline dell’Arta, venerdì scorso, hanno fatto registrare superamenti dei limiti non solo a Pescara, ma anche a Città Sant’Angelo e a Spoltore. Montesilvano, invece, si è salvata per un soffio. Colpa anche della situazione meteorologica: assenza di piogge e poco vento hanno favorito il ristagno dell’aria.
Il problema dello smog riguarda un pò tutta la provincia, ma al momento solo il capoluogo adriatico sta pensando di prendere provvedimenti per cercare di ridurre l’inquinamento. Ieri, l’assessore al traffico Berardino Fiorilli ha rivelato che tra domani e dopodomani presiederà una riunione con i tecnici per studiare il progetto, già preannunciato tempo fa, della chiusura notturna alle auto del centro. «Verificheremo la possibilità», ha affermato, «di ricorrere anche ad altre misure antismog tradizionali, come le targhe alterne. Quest’ultima soluzione, per la verità, non è stata presa in considerazione finora». Venerdì scorso, sono stati rilevati 62 microgrammi per metro cubo a via Sacco, 59 a viale Bovio, 55 a Spoltore, 52 a Città Sant’Angelo, 43 a via Firenze e a Montesilvano. Il limite da non superare è fissato a 50.
Pescara e Spoltore restano, comunque, i territori più critici, dove le centraline segnalano superamenti dei valori massimi delle micropolveri, chiamate in gergo tecnico Pm10, oltre un giorno sì e uno no. Dal primo gennaio a venerdì scorso, in viale Bovio ci sono state 33 giornate con valori delle polveri oltre i limiti. Spoltore è a 32. La legge tollera in un anno solo 35 giorni con i valori alti, dopodiché, è obbligatorio fare ricorso a misure di contenimento del traffico. Nella classifica delle zone più inquinate seguono via Sacco, con 30; piazza Grue, 25; via Firenze, 23; Città Sant’Angelo, 14; Montesilvano, 6.

Il problema dello smog riguarda un pò tutta la provincia, ma al momento solo il capoluogo adriatico sta pensando di prendere provvedimenti per cercare di ridurre l’inquinamento. Ieri, l’assessore al traffico Berardino Fiorilli ha rivelato che tra domani e dopodomani presiederà una riunione con i tecnici per studiare il progetto, già preannunciato tempo fa, della chiusura notturna alle auto del centro. «Verificheremo la possibilità», ha affermato, «di ricorrere anche ad altre misure antismog tradizionali, come le targhe alterne. Quest’ultima soluzione, per la verità, non è stata presa in considerazione finora». Venerdì scorso, sono stati rilevati 62 microgrammi per metro cubo a via Sacco, 59 a viale Bovio, 55 a Spoltore, 52 a Città Sant’Angelo, 43 a via Firenze e a Montesilvano. Il limite da non superare è fissato a 50.
Pescara e Spoltore restano, comunque, i territori più critici, dove le centraline segnalano superamenti dei valori massimi delle micropolveri, chiamate in gergo tecnico Pm10, oltre un giorno sì e uno no. Dal primo gennaio a venerdì scorso, in viale Bovio ci sono state 33 giornate con valori delle polveri oltre i limiti. Spoltore è a 32. La legge tollera in un anno solo 35 giorni con i valori alti, dopodiché, è obbligatorio fare ricorso a misure di contenimento del traffico. Nella classifica delle zone più inquinate seguono via Sacco, con 30; piazza Grue, 25; via Firenze, 23; Città Sant’Angelo, 14; Montesilvano, 6.