Montesilvano, pasta scaduta al Palacongressi: il caso in commissione Vigilanza
Tra pacchi di aiuti ai terremotati e alimenti da destinare ai poveri, spuntano tra le cataste del magazzino pacchi di pasta per il Dog Village. Il consigliere D'Alonzo: "Da chiarire anche l'assegnazione dei locali"
MONTESILVANO. Il caso esploso nei giorni scorsi sulla presenza di aiuti per i terremotati accatastati in un magazzino del Palacongressi sarà al centro di altre sedute della commissione Vigilanza. L’obiettivo è fare chiarezza sulla provenienza dei prodotti, tra cui pacchi di pasta scaduta, e sulla loro futura destinazione, così come resta da valutare l’utilizzo futuro dei locali del Pala Dean Martin da parte delle associazioni Insieme e Anas (Associazione nazionale azione sociale). Dopo le dichiarazioni di Maria Galvani, responsabile locale delle due realtà che si occupano di assistenza a tossicodipendenti e soggetti svantaggiati anche attraverso il reinserimento di ex detenuti, che ieri sul Centro ha parlato di beni mai abbandonati ma da consegnare agli sfollati di Amatrice, le verifiche degli amministratori proseguiranno. Lo annuncia il consigliere Enea D’Alonzo: «Ci sono ancora troppi aspetti poco chiari. Innanzitutto in relazione all’assegnazione dei locali», dice. Carte alla mano, Galvani ha spiegato di aver ottenuto l’uso del locale nel 2010 dall’allora sindaco Pasquale Cordoma, così come l’ormai dismessa sede di via Calabria, e di averlo utilizzato fino ai giorni scorsi per le attività di assistenza rivolte alle persone in difficoltà. «Come sempre a Montesilvano “a chi tutto e a chi niente”», aggiunge D’Alonzo attaccando l’ex sindaco. Dopo lo sfratto dai locali di via Calabria, inoltre, il magazzino è stato utilizzato come punto di appoggio del materiale dell’associazione in attesa di una nuova sede. Tra questo materiale anche decine di scatoloni contenenti abbigliamento, prodotti per l’igiene personale e per l’infanzia raccolti per i terremotati e in attesa di essere consegnati. A scatenare il caso, emerso dopo un sopralluogo della commissione nel Palacongressi, soprattutto la presenza di pacchi di pasta scaduta che Galvani ha spiegato di aver ricevuto, come donazione, da un’associazione di Pescara e di essere destinata al Dog Village. «Mi chiedo perché», aggiunge D’Alonzo, «un’associazione dovrebbe donare a un’altra associazione pasta scaduta e perché quest’ultima, invece di traslocarla da un locale all’altro, non l’abbia consegnata direttamente al Dog Village». (a.l.)