No a Marini, Pd Abruzzo contro la Pezzopane Ma la base sta con la senatrice: “Scelta giusta”

20 Aprile 2013

Il capogruppo D’Alessandro attacca l’aquilana per il mancato voto all’ex presidente del Senato: ha votato contro la sua regione. Lei replica su Twitter: vergogna. E incassa la solidarietà della base all’Aquila

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L’AQUILA. Il Pd, per bocca del capogruppo in consiglio regionale e grande elettore Camillo D’Alessandro, la attacca: “Hai tradito l’Abruzzo”. La base aquilana la difende: “Ha fatto la cosa giusta”. L’elezione del presidente della Repubblica spacca i democratici a tutti i livelli e il voto della senatrice Stefania Pezzopane fa discutere a Roma e in tutta la regione. L’aquilana ha dichiarato su Twitter di non aver votato il corregionale Franco Marini per una questione di “coscienza”», poi ha sostenuto Prodi e ha fatto infuriare parte del suo partito.

D’Alessandro: un voto contro L’Aquila e l’Abruzzo. L’attacco più forte arriva dal capogruppo in consiglio regionale (leggi). «Io non voterò mai contro l'Abruzzo», dichiara Camillo D’Alessandro che è anche il più giovane tra i grandi elettori impegnati a Roma, «considero grave la decisione della Pezzopane, grave innanzitutto umanamente, gravissima per l'Abruzzo ed ancora più grave per le ragioni di L'Aquila che certamente avrebbe potuto avere i riflettori dell'attenzione puntati dalla prima carica dello Stato, dal Presidente della Repubblica». E poi l’affondo: «Per Marini la sua coscienza e il suo popolo imponevano, come si è giustificata la Pezzopane, di votare Rodotà, ma perché ha cambiato opinione votando per Prodi? Ed il popolo e la coscienza? »

Pezzopane: “Vergogna ”. E incassa l’ok della base. La replica della Pezzopane arriva con un tweet al Centro: “Altro che tradire la mia terra, vergogna!!!”. E a favore della senatrice si schiera il Pd locale: “La decisione della senatrice Pezzopane di non votare Marini al primo turno dell’elezione del Presidente della Repubblica è stata una scelta corretta, che il Partito Democratico dell’Aquila condivide. L’elezione di Franco Marini, sebbene persona onesta e degnissima, non sarebbe stata la risposta giusta alle istanze di cambiamento che arrivano dalla società e dal nostro elettorato, esplose alle elezioni di febbraio. Inoltre Marini non era il candidato in grado di compattare il partito, e l’esito del voto sta lì a dimostrarlo. Vanno riconosciute inoltre a Stefania Pezzopane l’onestà e la trasparenza di aver dichiarato il suo voto, e va smentita una leggenda metropolitana che si è diffusa sui media in queste ore, che Marini le avrebbe cavallerescamente ceduto il posto di capolista al Senato. Non è così: quel posto è il riconoscimento per la vittoria alle primarie. Primarie a cui Marini nemmeno ha partecipato, beneficiando di una deroga”.

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