OFFICINA L'AQUILA
«Nuove tecniche antisisma, un marchio da esportare»
L’esperienza del capoluogo nella tre giorni in programma dal 30 maggio. Barattelli (Ance): «Il nostro è un modello di sicurezza che si può replicare»
L'AQUILA. Una ricostruzione complessa da raccontare e da mostrare. Uno spunto per buone pratiche da applicare anche nel resto del Paese, ferito da nuovi terremoti che hanno messo in ginocchio l'Italia centrale tra il 2016 e il 2017. Temi che tornano al centro di una tre giorni di dibattito e confronti - da martedì 30 maggio a giovedì 1° giugno all'auditorium del parco del castello - con “Officina L'Aquila, incontri internazionali di restauro e rigenerazione urbana”, che si svolge a maggio da due anni (con replica a ottobre) organizzata dal sistema Ance e da Carsa.
Oggi sono novantanove i cantieri aperti nel centro storico, un numero che evoca un passato glorioso, quello dei castelli del contado che nel Medioevo contribuirono alla fondazione dell'Aquila. Sono invece 1.500 le imprese iscritte alla Cassa edile e un esercito di maestranze da tutta Italia: 10mila gli operai che lavorano nel cratere sismico, per un massa salariale di 90 milioni di euro.
Con questi numeri L'Aquila è il più grande cantiere d'Italia, città capoluogo di regione distrutta dal terremoto del 2009 ma che si sta ricostruendo con qualità e nuove tecniche.
Quello che si sta realizzando all’Aquila è un enorme sforzo collettivo che si traduce oggi in 672 cantieri aperti in tutto il cratere sismico, 7.824 cantieri terminati (fonte: Usra), 4,8 miliardi spesi e ancora 2 da spendere per la ricostruzione privata. Uno sforzo che in otto anni ha coinvolto imprese e istituzioni, ponendo al Governo centrale per la prima volta l'urgenza di rispondere a una domanda di sicurezza del patrimonio immobiliare nazionale.
ESPERTI A CONFRONTO. Anche in questa edizione “Officina L'Aquila” porterà nel capoluogo d’Abruzzo esperti da tutto il mondo in tema di edilizia, di riqualificazione urbana, di sostenibilità ambientale e di restauro. Un ricco programma illustrato ieri a palazzo Fibbioni, sede provvisoria del Comune, dal coordinatore di Officina L'Aquila, Roberto Di Vincenzo, dal presidente dell'Ance L'Aquila, Ettore Barattelli, dall'assessore comunale alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano e dal direttore editoriale di Carsa, Oscar Buonamano. «Stiamo già lavorando al tema più vasto dell'Appennino sismico, che verrà sviluppato nell'edizione di Officina di ottobre», ha anticipato Di Vincenzo. L'assessore Di Stefano ha sottolineato che L'Aquila «può vantarsi di essere la città più sicura d'Italia, grazie all'adeguamento agli standard di sicurezza, norme approvate proprio dopo il sisma del 2009». Gli edifici che avevano subìto danni avevano un adeguamento del 2%, con la ristrutturazione post-sisma si è passati al 60-70%. Il presidente dell'Ance Barattelli ha proposto di «pensare a un marchio di qualità della ricostruzione aquilana, che è un prodotto da esportare».
IL PROGRAMMA. Si comincia martedì 30 alle 10 con l'Educational tour riservato ai giornalisti e agli esponenti delle istituzioni, che prevede una visita guidata in alcuni dei cantieri attivi (per studenti e progettisti sarà possibile visitare i cantieri da martedì 30 a giovedì 1° giugno, per prenotazioni: www.officinalaquila.it). Nel pomeriggio del 30 maggio alle 15,30 si parlerà di “Comunicazione dell'emergenza” con giornalisti che hanno seguito negli anni l'emergenza e le varie fasi della ricostruzione.
Ci saranno, tra gli altri, la sottosegretaria del ministero dell’Economia, Paola De Micheli, e Francesca Maffini, capo ufficio stampa della Protezione civile. L'Aquila è anche la città in cui si è avviato un importante percorso in chiave smart, dal tunnel intelligente dentro cui passeranno i sottoservizi (rete elettrica e telefonica e fibra ottica) alla sperimentazione del 5G per la quale L'Aquila è stata scelta dal Governo insieme a poche altre città d'Italia. Se ne parlerà nella mattinata del 31, nel convegno “L’Aquila, historical smart city”.
Nel pomeriggio del 31 si parlerà di “L'Aquila, città sicura”, con Franco Braga, presidente Anidis e redattore delle linee guida per la certificazione sismica degli edifici. Nella mattinata conclusiva del 1° giugno il tema centrale sarà "Officina next, territorio, restauro e turismi". (cr.re.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
Oggi sono novantanove i cantieri aperti nel centro storico, un numero che evoca un passato glorioso, quello dei castelli del contado che nel Medioevo contribuirono alla fondazione dell'Aquila. Sono invece 1.500 le imprese iscritte alla Cassa edile e un esercito di maestranze da tutta Italia: 10mila gli operai che lavorano nel cratere sismico, per un massa salariale di 90 milioni di euro.
Con questi numeri L'Aquila è il più grande cantiere d'Italia, città capoluogo di regione distrutta dal terremoto del 2009 ma che si sta ricostruendo con qualità e nuove tecniche.
Quello che si sta realizzando all’Aquila è un enorme sforzo collettivo che si traduce oggi in 672 cantieri aperti in tutto il cratere sismico, 7.824 cantieri terminati (fonte: Usra), 4,8 miliardi spesi e ancora 2 da spendere per la ricostruzione privata. Uno sforzo che in otto anni ha coinvolto imprese e istituzioni, ponendo al Governo centrale per la prima volta l'urgenza di rispondere a una domanda di sicurezza del patrimonio immobiliare nazionale.
ESPERTI A CONFRONTO. Anche in questa edizione “Officina L'Aquila” porterà nel capoluogo d’Abruzzo esperti da tutto il mondo in tema di edilizia, di riqualificazione urbana, di sostenibilità ambientale e di restauro. Un ricco programma illustrato ieri a palazzo Fibbioni, sede provvisoria del Comune, dal coordinatore di Officina L'Aquila, Roberto Di Vincenzo, dal presidente dell'Ance L'Aquila, Ettore Barattelli, dall'assessore comunale alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano e dal direttore editoriale di Carsa, Oscar Buonamano. «Stiamo già lavorando al tema più vasto dell'Appennino sismico, che verrà sviluppato nell'edizione di Officina di ottobre», ha anticipato Di Vincenzo. L'assessore Di Stefano ha sottolineato che L'Aquila «può vantarsi di essere la città più sicura d'Italia, grazie all'adeguamento agli standard di sicurezza, norme approvate proprio dopo il sisma del 2009». Gli edifici che avevano subìto danni avevano un adeguamento del 2%, con la ristrutturazione post-sisma si è passati al 60-70%. Il presidente dell'Ance Barattelli ha proposto di «pensare a un marchio di qualità della ricostruzione aquilana, che è un prodotto da esportare».
IL PROGRAMMA. Si comincia martedì 30 alle 10 con l'Educational tour riservato ai giornalisti e agli esponenti delle istituzioni, che prevede una visita guidata in alcuni dei cantieri attivi (per studenti e progettisti sarà possibile visitare i cantieri da martedì 30 a giovedì 1° giugno, per prenotazioni: www.officinalaquila.it). Nel pomeriggio del 30 maggio alle 15,30 si parlerà di “Comunicazione dell'emergenza” con giornalisti che hanno seguito negli anni l'emergenza e le varie fasi della ricostruzione.
Ci saranno, tra gli altri, la sottosegretaria del ministero dell’Economia, Paola De Micheli, e Francesca Maffini, capo ufficio stampa della Protezione civile. L'Aquila è anche la città in cui si è avviato un importante percorso in chiave smart, dal tunnel intelligente dentro cui passeranno i sottoservizi (rete elettrica e telefonica e fibra ottica) alla sperimentazione del 5G per la quale L'Aquila è stata scelta dal Governo insieme a poche altre città d'Italia. Se ne parlerà nella mattinata del 31, nel convegno “L’Aquila, historical smart city”.
Nel pomeriggio del 31 si parlerà di “L'Aquila, città sicura”, con Franco Braga, presidente Anidis e redattore delle linee guida per la certificazione sismica degli edifici. Nella mattinata conclusiva del 1° giugno il tema centrale sarà "Officina next, territorio, restauro e turismi". (cr.re.)
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