PESCARA

Operazione ad alto rischio, salvata la vita a bimbo caduto dalla bici

Nell'ospedale Santo Spirito è stato eseguito il delicato intervento con tecnica mininvasiva sul piccolo paziente di Giulianova

PESCARA. Nell’ospedale Santo Spirito è stato eseguito un delicato intervento salvavita con tecnica mininvasiva endovascolare su un piccolo paziente di 8 anni, trasferito dal presidio sanitario di Giulianova con un grave quadro di emorragia interna. Il bimbo aveva riportato un trauma dopo che era  caduto dalla bici, e che gli aveva causato significative lesioni interne rischiando seriamente la vita.

Il bambino, trasportato a Pescara in gravi condizioni, è stato sottoposto con successo a un intervento di Embolizzazione endovascolare epatica dall’equipe della Radiologia Interventistica. L'operazione è stata condotta dal primario Vincenzo Di Egidio e dal dottor Maurizio Pellegrini, coadiuvati per tutto il tempo dal team multidisciplinare dei reparti di Anestesia, di Rianimazione e di Chirurgia Pediatrica.

Spiega la Asl: "Il minore, nello specifico, aveva riportato un'estesa emorragia epatica causata da un quadro di compromissione del fegato, con una profonda frattura con rottura della capsula e tranciamento di un’arteria epatica del lobo destro. L’intervento eseguito, che rientra tra le procedure ad alto rischio e risulta molto delicato per la gravità delle lesioni stesse nonché per l’elevato livello di compromissione del paziente, ha permesso di arginare la grave perdita ematica".

Sempre secondo la nota Asl "l’operazione, eseguita attraverso un piccolo accesso vascolare arterioso e con l’impiego di sistemi coassiali endovascolari, ha consentito di raggiungere in maniera selettiva i vasi epatici del lobo destro interessati dalle lesioni del giovane paziente, permettendo ai Radiologi Interventisti il rilascio mirato di elementi embolizzanti nelle sedi di interesse per mettere in sicurezza l’alterazione descritta".

Il piccolo, all’indomani dell’intervento, è stato estubato e l’emorragia attualmente è risolta; adesso il bambino è monitorato nell’Unità operativa di rianimazione e terapia intensiva postoperatoria.

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