Palazzo a rischio crollo il Comune vuole salvarlo

Penne, esclusa per ora un’ordinanza di demolizione dell’immobile del centro Ferrante: «Troveremo le risorse per il risanamento dopo le verifiche tecniche»

PENNE. La strada Tre Re - Fontemanente, in pieno centro storico a Penne, è stata chiusa al transito delle auto in via precauzionale su indicazione dei vigili del fuoco, ma a preoccupare è soprattutto lo stato dell'antico Palazzo Vignola. La struttura, di proprietà privata, già gravemente danneggiata dopo il terremoto del 2009, è stata ulteriormente indebolita dall'ultimo sciame sismico che ha colpito il Centro Italia. «Si sono verificati anche crolli interni», ha spiegato il vice sindaco Vincenzo Ferrante, «e come Comune sicuramente solleciteremo verifiche approfondite da parte dei tecnici della protezione civile in modo da poter finalmente reperire le risorse necessarie per il risanamento».

Insomma, l'abbattimento non sembra tra le ipotesi contemplate e, essendo di proprietà privata, il futuro di Palazzo Vignola dovrà passare per forza di cose da una iniziativa dei legittimi proprietari. Qualora dovessero continuare le scosse, la stabilità dello storico palazzo potrebbe venir meno e a quel punto anche la sicurezza per i residenti dei palazzi circostanti. Nelle vicinanze del palazzo danneggiato e abbandonato vi sono a distanza di pochi metri altri edifici per un totale di almeno cinque famiglie. L'iter per la ristrutturazione del Palazzo Vignola avviata nel 2009 non ha dato i frutti sperati e, con l'aiuto dell'amministrazione Semproni, si spera che il palazzo possa ricevere gli adeguati finanziamenti e tornare ad essere attrattiva e non pericolo per i cittadini.

Nel capoluogo vestino sono sotto monitoraggio tantissimi altri edifici privati. Solo a Penne, al 2 novembre scorso, sono state 117 le richieste di sopralluogo per danni a strutture private segnalate al centro operativo regionale per il sisma. Ancora chiusa una porzione della tribuna dello stadio comunale Fernando Colangelo di Penne. La situazione non è migliore in altri centri del comprensorio vestino. A Civitella Casanova, ad oggi, sono ben 13 le famiglie evacuate dalle proprie abitazioni, per un totale di 32 persone. Diciannove le richieste di sopralluogo ad abitazioni private e danni pesanti anche al patrimonio religioso. A Loreto Aprutino, invece, le attenzioni maggiori sono rivolte alle abitazioni del centro storico, ma anche il patrimonio culturale religioso viene costantemente monitorato. Particolare attenzione sarà riservata alla chiesa di Santa Maria in Piano dove, a causa di crepe e lesioni, sono in pericolo alcuni affreschi.

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