la cerimonia
Pescara, alla festa dei Giochi gli atleti sfilano sul ponte del Mare
Inaugurata la rassegna sulla spiaggia con 24 nazioni in gara. Spettacolo di sabbia ed esibizione della ginnasta D’Ottavio
PESCARA. Si può racchiudere nei 20 minuti in cui gli atleti delle 24 nazioni in gara hanno sfilato, partendo dalla suggestiva cornice del Ponte del Mare, per arrivare fin sotto il palco, l’essenza più vera dello sport, quello nato nell’antica Grecia per unire popoli e costumi, e che troppo spesso finisce fuori strada.
L’emozione nel vedere la mescolanza di tanti ragazzi, con il volto sorridente e lo smartphone in mano, pronti a catturare ogni particolare di una notte che siamo pronti a scommeterci, resterà a lungo impressa nelle loro menti, ha calamitato l'attenzione dei circa mille fortunati, riusciti ad accaparrarsi un prezioso tagliando d’ingresso nei giorni scorsi.
La forza dello sport ha mostrato ancora una volta, nella città dannunziana, come pur essendo politicamente distanti, pur essendo culturalmente diversi, si possa diventare sportivamente amici. La cerimonia d’apertura dei primi Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, andata in scena nell’area dell’ ex Cofa e gremitissima di ospiti e autorità, è stato un tripudio di colori, di musica e di coreografie all’interno di un palcoscenico ritagliato a forma di conchiglia ed ispirato al filo conduttore di tutti i Giochi, il Mar Mediterraneo. L’evento, andato in diretta su Rai Sport e presentato da Mila Cantagallo e Luca Sistili, è stato aperto dalle note della Contemporary Vocal Ensamble sulle quali lo spettacolare gioco di luci laser ha illuminato la notte pescarese, introducendo l’arrivo, dal mare, dell’elicottero della Guardia costiera da cui è scesa, per mano di un militare, la bandiera tricolore poi issata sull’asta.
Successivamente, dopo l’ingresso degli atleti, chiuso simbolicamente dalla rappresentanza della moltitudine di volontari, un vero esercito di ragazzi il cui lavoro è stato e continuerà a essere indispensabile per la buona riuscita della rassegna, la palla è passata al sindaco Marco Alessandrini, al presidente del Comitato dei Giochi del Mediterraneo Amar Addadì e al senatore Massimo Cassano, il quale ha proclamato ufficialmente aperti i Giochi. L’altro momento istituzionale è arrivato poco dopo con il giuramento olimpico declamato da un atleta italiano in rappresentanza dei 24 alfieri e da un arbitro di gara in rappresentanza della categoria. Erika Abelardo ha messo in scena uno spettacolo di sabbia accompagnata dalle musiche dell’abruzzese Michele di Toro, di Piero Delle Moniche e Walter Caratelli, facendo da apripista alla rappresentazione artistica della ginnasta teatina Fabrizia D’Ottavio, medaglia d’argento ad Atene 2004, unitamente a Chiara Ianni, Federica Febbo e Chiara Giolo, improntata ai valori dello sport, dello spirito olimpico e del Mar Mediterraneo. A notte ormai fonda, le acrobazie di Valentina Caiano, sulle note di “We are the champions”, hanno lanciato il gran finale suggellato dai fuochi pirotecnici con cui Pescara ha dato la buonanotte al circo olimpico, tra lo stupore e la commozione per una serata da incorniciare.
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