Pescara, i Nas a Medicina: trasferiti i pazienti

16 Aprile 2016

Carabinieri in ospedale dopo la denuncia del “Centro”. I ricoverati in corridoio spostati in altri reparti e cliniche

PESCARA. Blitz dei Nas, ieri mattina alle nove, a Medicina Est e i pazienti allettati da alcuni giorni, nei corridoi del reparto, sono stati dirottati in altre strutture sanitarie della provincia. Tre giorni fa la denuncia del Centro e ieri il sopralluogo dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, coordinati dal capitano Domenico Candelli, che ha posto fine al sovraffollamento del reparto, al settimo piano dell'ospedale civile, diretto dal primario Giancarlo Traisci, il quale ha predisposto i trasferimenti dei dieci pazienti, tutti maschi e in età avanzata, che ancora sostavano nei corridoi nella mattinata di ieri.

«Ci stiamo attivati subito per la ricollocazione dei malati», ha spiegato Traisci al termine dell'intervento avvenuto in collaborazione con la direzione sanitaria dell'ospedale, «che sono stati trasportati con le ambulanze nelle strutture che hanno dato la disponibilità immediata, 4 a Pierangeli, 2 a Villa Serena, 2 a Penne, 1 dimesso a domicilio e 1 spostato nella stroke unit. Alle tre del pomeriggio, i corridoi sono stati liberati e le ulteriori dimissioni avvenute in mattinata hanno reso liberi altri posti nelle stanze. Qualche paziente non ha accettato di buon grado il trasferimento».

Soddisfatto il segretario provinciale del NurSind (sindacato delle professioni infermieristiche) Antonio Argentini, che nei giorni scorsi aveva riacceso i riflettori sul sovrannumero dei pazienti nei corridoi di Medicina est e posto l'accento sulle difficoltà del personale a fronteggiare un carico di lavoro eccessivo con conseguente possibilità di errori a rischio denuncia da parte dei familiari dei malati. «Io non vorrei mai essere un paziente parcheggiato in corridoio», chiosa Argentini, sindacalista e infermiere del reparto, «è stata anche una lotta per la dignità della persona, oltre che per la tutela professionale dei colleghi». Il primario Traisci ha dato la sua piena collaborazione nel corso del sopralluogo dei Nas che hanno motivato lo sgombero dei malati con patologie croniche cardiache e respiratorie, in corridoio, soprattutto «per motivi di sicurezza».

Il primario ha colto l'occasione per fare una puntualizzazione a memoria futura: «Ognuno deve fare la sua parte, non si può aspettare l'arrivo dei carabinieri per organizzare un coordinamento che dovrebbe essere predisposto con più frequenza dalle istituzioni preposte, Asl e Regione».

Uno smistamento di pazienti, che secondo Traisci, potrebbe «partire anche dal pronto soccorso». Un pronto soccorso, quello del Santo Spirito, che lavora con numeri da brivido, secondo i dati della direzione sanitaria ospedaliera: 90 mila presenze l'anno, di cui 18 mila ricoveri e 24 operatori, tra medici e infermieri, che accolgono dai 200 ai 300 pazienti al giorno.

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