Pescara, oggi allarme rosso per il caldo
Visconti: altapressione africana ma l’estate 2009 non sarà torrida
PESCARA. Allarme caldo per l’Abruzzo, con la punta massima a Pescara che sarà tra le 9 città italiane ad avere l’allarme rosso. La temperatura secondo le previsioni del sistema nazionale di sorveglianza della Protezione civile dovrebbe salire oggi a 34 gradi. Una punta elevata che Pescara condividerà con Bologna, Milano, Firenze, Latina, Perugia, Roma, Catania e Venezia. Il caldo provocherà numerosi disagi ad anziani, bambini e persone non autosufficienti.
La «bolla di calore» registrata in questi giorni di inizio di primavera, secondo gli esperti è un fenomeno destinato «a dissolversi in pochi giorni e niente affatto anomalo». Per L’Abruzzo, inoltre, non sono un’eccezione e già dalla prossima settimana le temperature torneranno nella norma, tanto che non si annuncia affatto un’estate torrida. L’assicurazione arriva da un esperto, Guido Visconti, docente di fisica dell’atmosfera all’Università dell’Aquila che fornisce alcune indicazioni sull’estate 2009 che non si discosterà più di tanto dalla situazione degli ultimi anni. Questo caldo svanirà già da domani o martedì», spiega Visconti. «le temperature sono in diminuzione e a metà della prossima settimana si prevedono dieci gradi in meno». L’aria, quindi, sarà molto più respirabile anche se la tregua durerà poco e poi la colonnina di mercurio dovrebbe rialzarsi. Su questo, però, non è possibile essere assolutamente precisi sul fronte delle previsioni. Di certo non si può dire che l’estate sia già arrivata.
«E’ stato solo un eccesso primaverile», spiega Visconti, e il motivo è presto detto. L’afa delle ultime ore «è dovuta all’alta pressione che arriva dall’Africa. Nulla di nuovo, prosegue il meteorologo, perché è già successo altre volte, esattamente per lo stesso motivo». Guardando oltre il mese di maggio Visconti fa riferimento a tre o quattro previsioni stagionali già disponibili sulla stagione balneare 2009 e spiega che «la maggior parte parlano di un’estate più calda della norma, soprattutto sull’Italia meridionale, ma l’Abruzzo non dovrebbe rientrare in quest’area».
Non bisogna aspettarsi nulla di drammatico, dice sempre Visconti, «se non un po’ di caldo in più rispetto alla norma e la norma è rappresentata dalla media degli ultimi dieci anni. Guardando l’andamento delle temperature si nota che in media abbiamo avuto degli aumenti di un decimo di grado ogni anno e anche per il 2009 non bisogna aspettarsi nulla di diverso. Per quanto riguarda l’Italia», aggiunge Visconti, «il Centro europeo per le previsioni a medio termine parla proprio di un decimo di grado più della norma».
Il timore di Visconti, ancor prima che si apra la stagione, è che tutti ripartano con la «tiritera di sempre» sull’estate torrida e sul pericolo che si riviva una stagione come quella del 2003, quando l’afa ha mietuto diverse vittime. «Anche stavolta si sta cominciando ad agitare questo spettro, ma non sarà così caldo», assicura il meteorologo, e sicuramente per l’Abruzzo è un bene visto perché «qui c’è il problema dei terremotati, che non si risolverà a breve».
Visconti anticipa qualcosa anche sulla durata dell’estate 2009. «Le temperature fanno pensare che possa cominciare prima e prolungarsi un poco di più». Per quanto riguarda invece le temperature medie, ovviamente c’è differenza tra la costa e le aree interne. Volendosi affidare ai numeri Visconti dice che «all’interno dovremmo essere attorno ai 27-28 gradi come massima e le minime dovrebbero raggiungere i 15 gradi, non oltre. Sul mare invece, dovremmo essere su una media di 30-31 gradi come massima e 18 per le minime».
(ha collaborato Flavia Buccilli)
La «bolla di calore» registrata in questi giorni di inizio di primavera, secondo gli esperti è un fenomeno destinato «a dissolversi in pochi giorni e niente affatto anomalo». Per L’Abruzzo, inoltre, non sono un’eccezione e già dalla prossima settimana le temperature torneranno nella norma, tanto che non si annuncia affatto un’estate torrida. L’assicurazione arriva da un esperto, Guido Visconti, docente di fisica dell’atmosfera all’Università dell’Aquila che fornisce alcune indicazioni sull’estate 2009 che non si discosterà più di tanto dalla situazione degli ultimi anni. Questo caldo svanirà già da domani o martedì», spiega Visconti. «le temperature sono in diminuzione e a metà della prossima settimana si prevedono dieci gradi in meno». L’aria, quindi, sarà molto più respirabile anche se la tregua durerà poco e poi la colonnina di mercurio dovrebbe rialzarsi. Su questo, però, non è possibile essere assolutamente precisi sul fronte delle previsioni. Di certo non si può dire che l’estate sia già arrivata.
«E’ stato solo un eccesso primaverile», spiega Visconti, e il motivo è presto detto. L’afa delle ultime ore «è dovuta all’alta pressione che arriva dall’Africa. Nulla di nuovo, prosegue il meteorologo, perché è già successo altre volte, esattamente per lo stesso motivo». Guardando oltre il mese di maggio Visconti fa riferimento a tre o quattro previsioni stagionali già disponibili sulla stagione balneare 2009 e spiega che «la maggior parte parlano di un’estate più calda della norma, soprattutto sull’Italia meridionale, ma l’Abruzzo non dovrebbe rientrare in quest’area».
Non bisogna aspettarsi nulla di drammatico, dice sempre Visconti, «se non un po’ di caldo in più rispetto alla norma e la norma è rappresentata dalla media degli ultimi dieci anni. Guardando l’andamento delle temperature si nota che in media abbiamo avuto degli aumenti di un decimo di grado ogni anno e anche per il 2009 non bisogna aspettarsi nulla di diverso. Per quanto riguarda l’Italia», aggiunge Visconti, «il Centro europeo per le previsioni a medio termine parla proprio di un decimo di grado più della norma».
Il timore di Visconti, ancor prima che si apra la stagione, è che tutti ripartano con la «tiritera di sempre» sull’estate torrida e sul pericolo che si riviva una stagione come quella del 2003, quando l’afa ha mietuto diverse vittime. «Anche stavolta si sta cominciando ad agitare questo spettro, ma non sarà così caldo», assicura il meteorologo, e sicuramente per l’Abruzzo è un bene visto perché «qui c’è il problema dei terremotati, che non si risolverà a breve».
Visconti anticipa qualcosa anche sulla durata dell’estate 2009. «Le temperature fanno pensare che possa cominciare prima e prolungarsi un poco di più». Per quanto riguarda invece le temperature medie, ovviamente c’è differenza tra la costa e le aree interne. Volendosi affidare ai numeri Visconti dice che «all’interno dovremmo essere attorno ai 27-28 gradi come massima e le minime dovrebbero raggiungere i 15 gradi, non oltre. Sul mare invece, dovremmo essere su una media di 30-31 gradi come massima e 18 per le minime».
(ha collaborato Flavia Buccilli)