Pescara, Pdl spaccato Mascia: non tocco la giunta
Stop alla richiesta di rimpasto di Chiavaroli e Masci, Pdl spaccato
PESCARA. «La giunta comunale non si tocca». La frase pronunciata da Mascia suona come un altolà nei confronti di chi pretende l'ennesimo rimpasto. Il sindaco non fa nomi, ma è chiaro che si riferisce a Masci e Chiavaroli che mercoledì scorso si sono presentati dal primo cittadino con una serie di richieste e un ultimatum.
Federica Chiavaroli, coordinatrice cittadina del Pdl e Carlo Masci, nella sua duplice veste di leader di Pescara futura ed esponente del Popolo della libertà, hanno incontrato Mascia e durante la riunione sarebbe uscito fuori un pacchetto di richieste: un assessorato, le deleghe al verde e allo sport, ora assegnate all'assessore Nicola Ricotta, l'allontanamento dalla segreteria particolare del sindaco di Giuliano Grossi, braccio destro del senatore del Pdl Andrea Pastore e l'incarico di vice presidente del consiglio comunale vicario per Adele Caroli, che si è vista sfuggire due mesi fa la nomina per il voto contrario di alcuni franchi tiratori del Pdl. Ma il sindaco ha respinto le richieste provenienti dal suo stesso partito. In compenso, si è detto disponibile ad accontentare la richiesta di Masci, in qualità di leader della lista civica, il quale vorrebbe per un suo consigliere, Michele Di Marco, la delega al verde. Ieri, il primo cittadino è uscito allo scoperto per chiarire la sua posizione e per rassicurare Pastore che, in un suo intervento pubblicato ieri sul Centro, ha definito «inaccettabile e incomprensibile» qualsiasi ipotesi di rimpasto in giunta.
«Sicuramente», ha detto il sindaco, «non ci sarà alcun rimpasto di assessori. La squadra dell'esecutivo non si tocca, anche perché quella squadra per due terzi è frutto della volontà del popolo e, soprattutto, nasce da una linea ferma data dal coordinamento regionale del Pdl che, quasi tre anni fa, chiese di tenere espressamente conto del risultato delle urne».
Mascia ha poi aggiunto: «Ovviamente, resta il confronto democratico all'interno di una maggioranza che per maturare posizioni ufficiali dispone di un organismo di grande validità come il coordinamento cittadino». Come dire che a decidere un'eventuale sostituzione di Grossi dovrà essere l'organo più importante del partito e non soltanto la coordinatrice cittadina.
Le richieste della Chiavaroli sarebbero una sorta di resa dei conti all'interno del Pdl, dopo i recenti congressi in cui sono risultate vincitrici le liste che candidavano uomini di Masci nei coordinamenti del partito. Su sei assessori del Popolo della libertà presenti in giunta, cinque si sono candidati contro Masci. Per questo, la Chiavaroli vorrebbe che almeno uno, escludendo Isabella Del Trecco, venisse sostituito per far posto a un nuovo assessore espressione dei vincitori dei congressi. I consiglieri Salvatore Di Pino e Nico Lerri, da poco passati nelle file del Pdl, avrebbero dovuto fare, secondo i patti, un nome. Ma quella promessa non è stata mantenuta.
Federica Chiavaroli, coordinatrice cittadina del Pdl e Carlo Masci, nella sua duplice veste di leader di Pescara futura ed esponente del Popolo della libertà, hanno incontrato Mascia e durante la riunione sarebbe uscito fuori un pacchetto di richieste: un assessorato, le deleghe al verde e allo sport, ora assegnate all'assessore Nicola Ricotta, l'allontanamento dalla segreteria particolare del sindaco di Giuliano Grossi, braccio destro del senatore del Pdl Andrea Pastore e l'incarico di vice presidente del consiglio comunale vicario per Adele Caroli, che si è vista sfuggire due mesi fa la nomina per il voto contrario di alcuni franchi tiratori del Pdl. Ma il sindaco ha respinto le richieste provenienti dal suo stesso partito. In compenso, si è detto disponibile ad accontentare la richiesta di Masci, in qualità di leader della lista civica, il quale vorrebbe per un suo consigliere, Michele Di Marco, la delega al verde. Ieri, il primo cittadino è uscito allo scoperto per chiarire la sua posizione e per rassicurare Pastore che, in un suo intervento pubblicato ieri sul Centro, ha definito «inaccettabile e incomprensibile» qualsiasi ipotesi di rimpasto in giunta.
«Sicuramente», ha detto il sindaco, «non ci sarà alcun rimpasto di assessori. La squadra dell'esecutivo non si tocca, anche perché quella squadra per due terzi è frutto della volontà del popolo e, soprattutto, nasce da una linea ferma data dal coordinamento regionale del Pdl che, quasi tre anni fa, chiese di tenere espressamente conto del risultato delle urne».
Mascia ha poi aggiunto: «Ovviamente, resta il confronto democratico all'interno di una maggioranza che per maturare posizioni ufficiali dispone di un organismo di grande validità come il coordinamento cittadino». Come dire che a decidere un'eventuale sostituzione di Grossi dovrà essere l'organo più importante del partito e non soltanto la coordinatrice cittadina.
Le richieste della Chiavaroli sarebbero una sorta di resa dei conti all'interno del Pdl, dopo i recenti congressi in cui sono risultate vincitrici le liste che candidavano uomini di Masci nei coordinamenti del partito. Su sei assessori del Popolo della libertà presenti in giunta, cinque si sono candidati contro Masci. Per questo, la Chiavaroli vorrebbe che almeno uno, escludendo Isabella Del Trecco, venisse sostituito per far posto a un nuovo assessore espressione dei vincitori dei congressi. I consiglieri Salvatore Di Pino e Nico Lerri, da poco passati nelle file del Pdl, avrebbero dovuto fare, secondo i patti, un nome. Ma quella promessa non è stata mantenuta.
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