il caso
Pescara, sospeso da scuola? Fai il volontario alla mensa dei poveri
Francesco, 15 anni, “punito” dall’istituto alberghiero. «Ho preso tre note perchè mi sono comportato male, ma ho imparato la lezione: continuerò a venire qui»
PESCARA. Sospeso dieci giorni da scuola per comportamento indisciplinato, per punizione viene mandato a cucinare, lavare piatti e servire alla mensa dei poveri di San Francesco, in via Regina Margherita. Solo che questa forma di castigo, scelta per lui dai genitori di concerto con Renato Paesano, direttore del centro di solidarietà, piace molto a Francesco Giannotti, 15 anni, studente della I E all'alberghiero De Cecco, sospeso dall'istituto da lunedi 18 fino a venerdi 29 gennaio.
«Ho preso tre note perché ho fatto il cattivo ragazzo insieme ad alcuni miei compagni», ammette lo studente, «ma questa punizione si sta trasformando, per me, in una esperienza positiva. Mi piace moltissimo stare qui, cucinare e servire ai tavoli dei poveri. Sì, qualcosa è cambiato nella mia vita, anche se lavoro in mensa da soli tre giorni. Per ora dovrò restarci fino a sabato prossimo, ma ho intenzione di tornare appena possibile e continuare qui il mio volontariato».
Francesco viene già da una esperienza di catechesi solidale nella chiesa di San Paolo in via Montanara, nella zona dove il giovane vive con la famiglia originaria di Frattamaggiore, nel Napoletano. Papà Salvatore, muratore disoccupato in cerca di lavoro e la madre Maria Colella impegnata in lavoretti saltuari, residenti a Pescara da 32 anni, sono entusiasti del percorso intrapreso dal figliolo.
«Francesco, la mattina non vuole mai alzarsi per andare a scuola», racconta il padre, «lo dobbiamo quasi minacciare. Ma da quando frequenta la mensa, si alza all'alba e alle otto e mezzo è già in cucina a spignattare. Una trasformazione che ci sorprende felicemente, l'importante per noi è che lui stia bene e che prenda la strada giusta. Quando torna a casa, il pomeriggio, è sempre contento e ci prepara le ricette che ha imparato, una delle sue preferite è il pancarrè con le uova». Salvatore Giannotti ha la passione per la cucina, il piatto forte è lo spaghetto allo scoglio, ma sostiene di "non aver forzato mio figlio nella scelta della scuola. Finite le medie, Francesco ci ha detto così: “Voglio andare all'alberghiero perché con questa scuola posso trovare lavoro più facilmente e realizzare il mio sogno di aprire un pub in Australia o in Inghilterra”. E difatti sta sempre al computer a parlare con i suoi amici inglesi».
Poteva restare a casa a ciondolare, Francesco, in questi giorni di riposo forzato, ma ha scelto di rendersi utile, a se stesso e agli altri. Paesano ha annunciato una convenzione con l'Alberghiero: «Una punizione che per gli studenti può rivelarsi una grande opportunità di vita».
Dopo mesi di polemiche e proteste di piazza di studenti, insegnanti e genitori sui problemi strutturali, oggi alle 11 l'alberghiero festeggia la riapertura dei locali ristorazione di via Tirino. Alle 8 la preside Alessandra Di Pietro darà il benvenuto al sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. Per l’occasione i ragazzi e le ragazze della scuola prepareranno una colazione per Faraone e per il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso.