CORONAVIRUS
Pescara, tre neonati positivi ricoverati in terapia intensiva: "Mamme, vaccinatevi"
I bimbi hanno meno di un mese. L'appello della direttrice della Neonatologia: "Aumentati anche i parti prematuri"
PESCARA. Tre neonati positivi al Covid-19 ricoverati nella Terapia intensiva neonatale dell'ospedale civile di Pescara. I piccoli, fa sapere la Asl, hanno meno di un mese.
La variante Omicron, oltre a far lievitare in maniera esponenziale i contagi, sta colpendo una categoria del tutto priva di immunizzazione, i neonati appunto. Da qui l'appello di Susanna Di Valerio, direttore dell'unità operativa complessa di Terapia intensiva neonatale e Neonatologia della Asl di Pescara, che invita tutti, ma soprattutto le donne in gravidanza e le neo mamme ad aderire alla campagna vaccinale "poiché la vaccinazione è una tutela per i neonati e per la comunità tutta".
“Negli ultimi 15 giorni - spiega Susanna Di Valerio - la Terapia intensiva neonatale di Pescara ha ricoverato tre neonati contagiati dal Covid-19: tutti hanno meno di 30 giorni di vita. Per tutti loro le condizioni di salute non sono gravi, ma due sono sottoposti a terapia ventilatoria con alti flussi. Fortunatamente, ad ora, non necessitano di intubazione e speriamo vivamente che non sia necessario. I piccoli pazienti sono assistiti dal personale medico ed infermieristico con dedizione e professionalità. Il carico di lavoro, sicuramente eccezionale in questo momento storico, si aggiunge a quello routinario del punto nascita e della Tin più grande della Regione Abruzzo". “Il personale Oss e infermieristico - aggiunge la coordinatrice infermieristica Lorella Di Pietro - si impegna con spirito di sacrificio rinunciando anche a ferie e a momenti familiari. Tale impegno è ripagato indubbiamente dalla bontà dei risultati e dalla guarigione dei neonati”.
La Società italiana di neonatologia (Sin) segnala un aumento dei parti prematuri: con la pandemia c'è stato un incremento della percentuale, pari all’11,2%, a causa dell’infezione da Sars-Cov-2 che ha colpito le gestanti.
“Dall’inizio dell’emergenza pandemica - conclude Di Valerio - la Tin di Pescara ha subito un aumento dei parti pretermine tra cui neonati con madri positive al Covid. La prematurità è una vera e propria malattia che comporta problemi molto seri, quali immaturità polmonare, possibilità di emorragia cerebrale, problemi intestinali e rischio maggiore di sepsi. Pertanto, poiché i più piccoli possono contrarre l'infezione con la stessa facilità degli adulti, anche se raramente i sintomi di Covid-19 sono gravi nei neonati ma comunque possono presentare quadri complicati, è importante aderire alla campagna vaccinale".