Piazza Luca da Penne ancora lontano l’inizio dei lavori
Nonostante il mutuo acceso due anni fa per il rifacimento il Comune non può aprire il cantiere per il patto di stabilità
PENNE. Piazza Luca da Penne dovrà attendere ancora per la sua rinascita. Nessun cantiere in vista dunque per la piazza centrale del capoluogo vestino nonostante il mutuo per rifarle il look sia stato acceso da ben due anni. Il prestito, di oltre un milione di euro, è stato concesso dalla Banca di Credito Cooperativo di Castiglione e Pianella alla fine del 2010 all’allora amministrazione guidata da Donato Di Marcoberardino, quando assessore ai Lavori Pubblici era Gabriele Pasqualone. Un fondo vincolato sia per il rifacimento della piazza che per la manutenzione straordinaria di alcune strade. Ma se per la viabilità, che assorbe un quarto del finanziamento bancario, i lavori sono in corso, per piazza Luca da Penne l’iter è fermo al concorso di idee promosso dall’amministrazione per coinvolgere professionisti del settore e la cittadinanza a partecipare in maniera attiva al processo che avrebbe portato al completo rinnovamento di questo luogo identitario di Penne, fulcro delle attività politiche e commerciali della città. Secondo l’assessore Ennio Napoletano, che oggi con l’esecutivo del sindaco Rocco D’Alfonso detiene la delega che fu di Pasqualone, dopo aver acquisito grazie al concorso di idee una linea progettuale, condivisa e sposata da una commissione di tecnici, interni ed esterni all’ente, si è già passati alla fase successiva in cui si sta verificando l’effettiva fattibilità del progetto vincitore, che non è detto sia poi quello che verrà realizzato. Le procedure burocratiche quindi vanno avanti senza troppa fretta e l’apertura del cantiere è ancora lontana. A impedire un’accelerazione che dia concretezza a un’opera pubblica annunciata più volte e che i cittadini pennesi attendono da anni è il vincolo del patto di stabilità. Cantierare i lavori della piazza con la situazione finanziaria attuale del Comune di Penne significherebbe sforare i limiti entro i quali gli enti sono costretti a muoversi in materia di spese e investimenti, determinando un danno erariale al Comune. Per l’assessore Napoletano e il sindaco non ci sono altre possibilità: i lavori si faranno quando ci saranno le condizioni per farli. Ma se si esclude la piazza messa in stand-by per queste motivazioni, anche il resto dell’attività nel settore delle opere è ridottissima: l’amministrazione D’Alfonso non ha risorse e per il momento non può contrarre nuovi mutui perché ha già superato il limite ministeriale del 8% per quest’anno. Le casse comunali continuano a non godere buona salute mentre la scadenza del 30 novembre per approvare l’assestamento di bilancio è vicina.
Claudia Ficcaglia
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