Pronto il rimpatrio della salma del soldato
CARAMANICO TERME. «Il paese è pronto a riabbracciare un proprio figlio, uno di quei 146 caduti in guerra i cui nomi sono incisi nel marmo della lapide di fronte alla quale ci ritroviamo». Il Comune...
CARAMANICO TERME. «Il paese è pronto a riabbracciare un proprio figlio, uno di quei 146 caduti in guerra i cui nomi sono incisi nel marmo della lapide di fronte alla quale ci ritroviamo». Il Comune ha avviato le pratiche per far rientrare il soldato Antonio Sanelli sepolto a Mauthausen. Ha rivolto istanza al ministero della Difesa tramite la prefettura di Pescara. Dalle ultime ricerche è stata scoperta una sorella che vive a Montesilvano e alcuni nipoti residenti a New York. Sanelli, nacque il 3 gennaio 1924 a Caramanico, morì a Wolfsberg in Carinzia il 3 gennaio 1945, in un campo di prigionia, nel giorno del suo ventunesimo compleanno. Dopo lunghe ricerche effettuate dal Comune grazie al lavoro certosino e appassionato svolto dal veronese Roberto Zamboni, creatore del sito www.dimenticatidistato.it, è stato acclarato che le sua salma è attualmente sepolta a Mauthausen nel cimitero militare italiano.
«Come era nostro dovere», sostiene il sindaco Mario Mazzocca «abbiamo attivato le pratiche per il rientro dei resti del nostro caduto. Riteniamo che questo sia un giusto modo per dimostrare gratitudine a chi, con il proprio sacrificio, ha permesso alle nostre generazioni di vivere in pace. Parimenti riteniamo che sia una vera e propria aberrazione imporre l’onere economico del rientro della salma alle famiglie dei caduti. Come le normative impongono che “le salme dei caduti possono essere concesse ai congiunti su richiesta e a spese degli interessati”. Nonostante ciò sia insulso e incredibile», conclude il sindaco, «è ciò che fa lo Stato dal 2010 in nome del supremo valore del contenimento della spesa pubblica. Ma noi ci accolleremo le spese sia per il rimpatrio delle spoglie di Antonio Sanelli e anche degli altri 145 cittadini morti per la patria». (w.te.)
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