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Proroga fino al 2 gennaio per richiedere i risarcimenti

PESCARA. C’è tempo fino al prossimo 2 gennaio per presentare le richieste di risarcimento da parte dei cittadini che hanno subìto danni per le alluvioni. Ieri, il vice sindaco e assessore alla...

PESCARA. C’è tempo fino al prossimo 2 gennaio per presentare le richieste di risarcimento da parte dei cittadini che hanno subìto danni per le alluvioni. Ieri, il vice sindaco e assessore alla protezione civile Berardino Fiorilli ha detto che è stata accordata una proroga da parte della Regione. La scadenza era stata fissata inizialmente a martedì scorso 17 dicembre.

Per le richieste devono essere utilizzati gli stessi moduli già disponibili sul sito Internet istituzionale del Comune all'indirizzo www.comune.pescara.it. «Abbiamo chiesto ai cittadini di velocizzare i tempi di consegna», ha spiegato Fiorilli, «perché gli uffici dovranno poi collazionarli. Dunque, chiediamo ai cittadini di protocollare le proprie istanze in Comune nel più breve tempo possibile». Per danni superiori a 15mila euro, i cittadini dovranno corredare le richieste, oltre che con le foto anche con una perizia asseverata. Invece, per danni inferiori a 15mila euro saranno sufficienti foto e preventivi. Tutte le istanze messe insieme verranno poi inviate alla Provincia, quindi alla Regione e verrà nominato un commissario straordinario europeo per la loro valutazione.

L’assessore alla protezione civile ha approfittato ieri per fare un bilancio degli interventi realizzati durante l’alluvione a Pescara.

«Sono state oltre 400 le persone, di cui 200 volontari, che hanno operato sul territorio di Pescara dal giorno dell'alluvione con il Centro operativo comunale», ha fatto presente, «500 famiglie evacuate in una notte, 110 quelle assistite, di cui 50 sgomberate dal Villaggio Alcyone e 60 da via Aterno; 8 le famiglie che ancora oggi sono fuori casa, tra via Colle Breccia e strada Colle Santo Spirito. I danni sono stati enormi: almeno 6 milioni 542mila euro per quanto riguarda il patrimonio pubblico, senza considerare quelli arrecati agli immobili privati».

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