Province, la reazione di Mascia: “Pescara con Chieti? Mai sia”
Il sindaco del capoluogo adriatico replica al presidente della Provincia teatina: “Pescara è una città con radici lontane nel tempo, gli invierò un libro per documentarsi”
PESCARA. «Pescara in provincia di Chieti? È una vendetta consumata nel tempo che non ha fondamento»: senza mezzi termini il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, replica al presidente della Provincia di Chieti, nonché presidente regionale Unione Italiana Province, Enrico Di Giuseppantonio, secondo il quale sarebbe questo lo sbocco inevitabile dopo la soppressione di alcune Province prevista dal governo nell’ambito della spending review.
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«Pescara è una città con radici lontane nel tempo» dice Mascia, pronto a mandare a Di Giuseppantonio un libro per documentarsi. «Dal presidente della Provincia di Chieti - ha detto Mascia in conferenza stampa - c’è stata una vera e propria aggressione mediatica, inaccettabile anche nel tono, e che noi rispediamo al mittente. Sono sempre stato contro i campanilismi che non fanno certo crescere la nostra regione. Ma in questo caso sentir dire queste cose da un politico come lui non è una cosa bella, come non è bello sentir parlare di Pescara come di città solo del commercio e del terziario».
Mascia ha quindi annunciato che invierà, oggi stesso, al presidente un libro «con mia dedica personale, dello storico Licio Di Biase, che è anche suo compagno di partito. In centinaia di pagine è scritta, spiegata e raccontata la storia di Pescara. Pescara - ha concluso Mascia - che ha fondato la sua fortuna guardando sempre avanti e andando oltre localismi e campanilismi che ne hanno fatto una grande e moderna città».
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