PESCARA
Rancitelli, parlano gli aggressori della troupe Rai: chiediamo scusa, ma quello ha sbagliato / VIDEO
Jhonny e il cugino Kevin: "C'è stato uno schiaffone, ma gli altri sono caduti da soli. La telecamera aveva ripreso dei bambini e per colpa loro ora un tossicodipendente è stato cacciato di casa"
PESCARA. "Chiedo scusa, ho sbagliato, sono stato provocato. Quel giornalista, Piervincenzi, però si è comportato male: la telecamera ha ripreso dei bambini malgrado noi avessimo detto di non farlo e poi ora per colpa sua un tossicodipendente è stato cacciato di casa". Parla uno dei tre giovani denunciati per l'aggressione alla troupe Rai (del programma Popolo Sovrano di RaiDue) avvenuta qualche giorno fa nella zona del "Ferro di cavallo" del quartiere Rancitelli.
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Jhonny, questo il suo nome, esce allo scoperto e parla durante il blitz delle forze dell'ordine scattato all'alba nel quartiere in risposta proprio di quel fatto di cronaca che ha fatto balzare Rancitelli sulle prime pagine dei media nazionali. Accanto a Jhonny c'è Kevin, il cugino, anche lui denunciato per l'aggressione. Jhonny ammette che c'è stato uno schiaffone, ma poi dice che gli altri sono caduti da soli.
Poco prima, fuori dai microfoni ha voluto precisare un'altra cosa. E cioè che il video sull'aggressione diffuso su social e media è stato tagliato nella parte in cui veniva più volte chiesto al giornalista di non riprendere con la telecamera i bambini. E che Piervincenzi era stato nel quartiere qualche giorno prima e che anche quella volta gli era stato detto che non era il caso di tornare. Infine Jhonny e Kevin hanno infine chiarito che non avevano niente da nascondere alla troupe Rai