Rifiuti, da settembre servizio raccolta a rischio
La Rieco ha vinto il bando per il porta a porta, ma c’è il ricorso della Cns-Mantini Il sindaco Di Mattia pronto a dare la proroga alla Ecoemme fino al 31 dicembre
MONTESILVANO. Il Comune di Montesilvano può permettersi di effettuare la raccolta differenziata porta a porta? A chiederselo è il primo cittadino, Attilio Di Mattia, costretto a far fronte, in tempi celeri, alla questione rifiuti. Un tema difficile e “ingombrante” dal momento che il sindaco è alle prese con tre aziende: la Ecoemme, società in via di liquidazione, che effettuerà il servizio solo fino al prossimo 31 agosto; la Rieco spa, già Ecologica Sangro, vincitrice dell’appalto per il porta a porta tramite bando indetto dalla precedente amministrazione, guidata da Pasquale Cordoma; la Cns - Mantini srl, azienda seconda classificata nella gara che dopo aver presentato, senza successo, ricorso al Tar, ha impugnato la sentenza davanti al Consiglio di Stato che dovrà pronunciarsi il prossimo 28 agosto. Infine, aspetto non trascurabile, la logica del decreto “spending review” volto al contenimento della spesa pubblica. Per tutte queste ragioni, il sindaco Di Mattia, tramite apposita delibera di giunta, ha dato mandato al dirigente del settore servizi «di valutare la sostenibilità economica della gara per l’affidamento del servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti» si legge nel testo, «e di verificare la possibilità di attuare un sistema di raccolta rifiuti alternativo a quello prospettato».
La delibera autorizza, inoltre, il dirigente a revocare «l’intero procedimento di gara» nel caso in cui dovesse emergere la «non sostenibilità economico - finanziaria della spesa prevista».
«Aspetto nodale è quello dei costi», spiega Di Mattia, in tal senso ho chiesto ai dirigenti un’analisi approfondita per verificare il peso di questa tipologia di raccolta sulle casse comunali e contestualmente indirizzi tecnici alternativi che comunque soddisfino le attese richieste in termini di efficienza del servizio e di costi. Non ci possiamo permettere», è perentorio Di Mattia, «se le valutazioni lo evidenzieranno, un dissesto economico dovuto al porta a porta. Una macchina bella, lussuosa e parzialmente innovativa», metaforizza Di Mattia, «ma che potrebbe avere un peso insostenibile rispetto alle capacità del Comune».
Infine il primo cittadino rassicura la popolazione in vista della scadenza del mandato della Ecoemme. «Stiamo lavorando sulla definizione di una soluzione ponte che garantisca alla cittadinanza il servizio di raccolta nel periodo di “vacatio” della fornitura». Il sindaco potrebbe chiedere una proroga ordinaria, fino al 31 dicembre, alla Ecoemme e, in caso di rifiuto, invocare l’articolo 50 emanando un’ordinanza contingibile e urgente.
Antonella Luccitti
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