POST-COVID
Si decide per il calcetto e gli sport di contatto, intanto c’è lo stop
Doccia fredda per gli appassionati: il via libera (previsto per oggi) si infrange contro il no del Comitato tecnico. A rischio anche l'ordinanza già emessa della Regione Abruzzo. L'ultima parola spetta al ministero della Salute
ROMA. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) boccia il possibile ritorno a breve del calcetto e degli sport di contatto a livello amatoriale e dilettantistico. Per il pericolo di focolai, secondo gli esperti, «vanno ancora rispettate le prescrizioni del distanziamento e della protezione individuale». Una doccia fredda che peraltro "congela" l’ordinanza già emessa da giorni da parte della Regione Abruzzo.
Contrario al verdetto del Cts è il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: «Non sono d'accordo con il parere del Cts, confermo il mio parere positivo e resto in attesa di quello del ministro Speranza», scrive su Facebook. «Riprendere le attività dei centri sportivi, con le garanzie assicurate dal documento delle Regioni, aumenterebbe la sicurezza per tutti», ha aggiunto, rilevando che «sono riprese praticamente tutte le attività, i gruppi di amici si vedono e passano ore insieme, mangiando allo stesso tavolo, ma soprattutto abbiamo visto in ogni parte d'Italia persone giocare a ogni tipo di sport nei parchi o sulle spiagge».
Spadafora resta dunque in attesa dell'«assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare». Il titolare della Salute dovrà però tenere conto del parere dei professori del Cts, che ricordano «il rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni, in considerazione - affermano - dell'attuale situazione epidemiologica nazionale».