Sit-in contro l’elettrodotto alla manifestazione di Terna
Alle 16 protesta di comitati e grillini durante l’Open day al teatro D’Annunzio L’assessore Mazzocca frena sul progetto: «Bisogna fare luce sui permessi»
PESCARA. Si preannuncia infuocato l’«Open day» organizzato per oggi da Terna per informare la cittadinanza sul progetto di realizzazione dell’elettrodotto Villanova-Gissi e per rassicurare i dubbiosi su presunti rischi per la salute umana e per l’ambiente. L’incontro pubblico organizzato al teatro D’Annunzio, concesso dal Comune in comodato gratuito alla società, si svolgerà dalle 10 del mattino sino alle 18.
Per contestare la realizzazione dell’elettrodotto è stato organizzato, alle 16, un flash mob, ossia un sit-in cui prenderanno parte i vari comitati di protesta, gli ambientalisti e il Movimento 5 Stelle, tutti contrari alla realizzazione di questo gigantesco intervento che, a detta di Terna, sarebbe indispensabile per fornire energia a minor costo in Abruzzo, dove si registra attualmente un deficit elettrico del 33 per cento.
Intervento che suscita dubbi anche all’interno dell’amministrazione regionale. Ieri, l’assessore regionale all’ambiente Mario Mazzocca è uscito allo scoperto per dire che «è urgente e improcrastinabile verificare il percorso che ha portato al rilascio dei permessi» per quanto riguarda il progetto.
Per questo, Mazzocca ha inviato una nota ufficiale al segretario generale dell’Autorità del bacino interregionale del fiume Sangro Michele Colistro per richiedere tutta la documentazione riguardante il procedimento autorizzativo dell’infrastruttura.
Secondo l’assessore, si tratta di «un progetto che, pur se definito di interesse strategico nazionale, interessa per 70 chilometri 16 Comuni teatini e pescaresi ed è dunque destinato a modificare in maniera sostanziale l’assetto e il volto del nostro territorio». «L’assenso ad interventi come quello relativo alla realizzazione dell’elettrodotto», ha osservato Mazzocca, non può discendere da un semplice provvedimento amministrativo e burocratico, sottoscritto dagli organi gestionali della Regione. Esso, al contrario, deve essere il risultato di atti frutto di precise scelte da parte dell’organo di indirizzo politico, che ha il dovere e il diritto di assumerle solo dopo il necessario e ineludibile confronto con le autorità e le comunità locali».
Comunità locali in pieno fermento. Il presidio «contro-informativo» e il flash mob organizzati per oggi pomeriggio davanti al teatro D’Annunzio da comitati, ambientalisti e 5 Stelle ne sono la conferma. Alla protesta hanno aderito i comitati «No elettrodotto Villanova-Gissi», «No elettrodotto Tivat-Pescara, l’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino, i gruppi del Movimento 5 Stelle al Comune di Pescara e alla Regione, il Forum abruzzese per i movimenti per l’acqua.
Ieri, i rappresentanti di questi comitati e di M5S hanno definito un’«iniziativa propagandistica» l’open day organizzato oggi da Terna. «La nostra», hanno spiegato, «è l’unica risposta possibile all’iniziativa di un’azienda che ha già avviato i suoi cantieri sul territorio. Che dialogo può esserci quando tutto è stato già deciso in altri luoghi lontani da qualsiasi forma di democrazia matura e trasparente?». «L’elettrodotto in corrente alternata Villanova-Gissi», hanno evidenziato, «è realizzato per un terzo in aree a rischio idrogeologico e i cantieri sono andati sott’acqua con una piena modesta del fiume Pescara».
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