«Stop alla chiusura dei reparti ospedalieri»
L’Unione dà l’ultimatum alla Regione. Precari Asl, oggi Mazzocca dal ministro
PESCARA. A tre giorni dallo sciopero generale che ha bloccato tutta la sanità della provincia, l’Unione lancia l’ultimatum a Regione e Asl contro i tagli. I segretari dei partiti del centrosinistra, in un documento, chiedono interventi urgenti per risanare l’azienda sanitaria ed evitare le chiusure degli ospedali. E minacciano proteste. Oggi, intanto, si deciderà il destino dei 400 precari.
L’assessore regionale alla sanità, Bernardo Mazzocca, si recherà a Roma per parlare con il ministro della Salute, Livia Turco e con alcuni rappresentanti del dicastero dell’Economia, della possibilità di recuperare, nel rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità, le risorse necessarie per la stabilizzazione dei lavoratori Asl, che hanno il contratto in scadenza alla fine del mese. Poi, nel pomeriggio alle 17, ci sarà in Comune la riunione, convocata dal sindaco, Luciano D’Alfonso, con i parlamentari abruzzesi, il direttore generale dell’azienda sanitaria, Antonio Balestrino, il comitato ristretto dei sindaci e i sindacati, per fare il punto della situazione alla luce dell’incontro in mattinata a Roma.
E alla vigilia di questi due appuntamenti sono scesi in campo i politici. Ieri il segretario provinciale dei Ds, Antonio Castricone, ha convocato i vertici delle altre forze politiche dell’Unione, Margherita, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sdi, Italia dei valori e Udeur, per affrontare i problemi della sanità. I segretari hanno preso atto di quanto segnalato dai sindaci di Popoli e Penne, San Valentino e Tocco da Casauria, sulle difficolta riscontrate dalle strutture periferiche nel garantire servizi adeguati per mancanza di risorse e di personale. I partiti temono che negli ospedali di Penne e Popoli possano chiudere dei reparti, per «la mancata sostituzione, dal 2003, di medici e personale infermieristico».
Di qui l’accorato appello al presidente della giunta e all’assessore regionale alla sanità, Ottaviano Del Turco e Bernardo Mazzocca e alle forze di maggioranza in consiglio, «di impegnarsi a salvaguardare il livello assistenziale degli ospedali pubblici periferici di Penne e Popoli». Intanto i rapporti tra Asl e sindacati si fanno più tesi. Ieri sera, sono saltate le trattative sui premi di produttività 2006 per i dipendenti. L’azienda ha rifiutato la proposta di alcune sigle di erogare i premi nelle buste paga di luglio.
L’assessore regionale alla sanità, Bernardo Mazzocca, si recherà a Roma per parlare con il ministro della Salute, Livia Turco e con alcuni rappresentanti del dicastero dell’Economia, della possibilità di recuperare, nel rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità, le risorse necessarie per la stabilizzazione dei lavoratori Asl, che hanno il contratto in scadenza alla fine del mese. Poi, nel pomeriggio alle 17, ci sarà in Comune la riunione, convocata dal sindaco, Luciano D’Alfonso, con i parlamentari abruzzesi, il direttore generale dell’azienda sanitaria, Antonio Balestrino, il comitato ristretto dei sindaci e i sindacati, per fare il punto della situazione alla luce dell’incontro in mattinata a Roma.
E alla vigilia di questi due appuntamenti sono scesi in campo i politici. Ieri il segretario provinciale dei Ds, Antonio Castricone, ha convocato i vertici delle altre forze politiche dell’Unione, Margherita, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sdi, Italia dei valori e Udeur, per affrontare i problemi della sanità. I segretari hanno preso atto di quanto segnalato dai sindaci di Popoli e Penne, San Valentino e Tocco da Casauria, sulle difficolta riscontrate dalle strutture periferiche nel garantire servizi adeguati per mancanza di risorse e di personale. I partiti temono che negli ospedali di Penne e Popoli possano chiudere dei reparti, per «la mancata sostituzione, dal 2003, di medici e personale infermieristico».
Di qui l’accorato appello al presidente della giunta e all’assessore regionale alla sanità, Ottaviano Del Turco e Bernardo Mazzocca e alle forze di maggioranza in consiglio, «di impegnarsi a salvaguardare il livello assistenziale degli ospedali pubblici periferici di Penne e Popoli». Intanto i rapporti tra Asl e sindacati si fanno più tesi. Ieri sera, sono saltate le trattative sui premi di produttività 2006 per i dipendenti. L’azienda ha rifiutato la proposta di alcune sigle di erogare i premi nelle buste paga di luglio.