Tangenti Comune Spoltore, chiusa l'inchiestaIndagati Ranghelli, Roselli e altri quattordici
Le accuse da cui devono difendersi vanno dall'associazione per delinquere, alla corruzione, alla tentata concussione, al falso ideologico sino all'abuso d'ufficio
PESCARA. Chiusa l'inchiesta della procura sulle presunte tangenti al Comune di Spoltore. Il filone relativo all'Urbanistica, agli accordi di programma ed ai rifiuti il 26 luglio scorso ha portato agli arresti domiciliari l'allora sindaco Franco Ranghelli, l'ex presidente del consiglio regionale, Marino Roselli e l'ex vice presidente di Ambiente Spa, Luciano Vernamonte. L'avviso di conclusione delle indagini è stato firmato dal pm Gennaro Varone.
Sedici in totale gli indagati, tra ex assessori, ex consiglieri comunali, tecnici comunali ed imprenditori. Oltre a Ranghelli, Roselli e Vernamonte, risultano indagati: Alessandro D'Onofrio, Ernesto Partenza, Luigi Zampacorta, Pino Luigioni, Claudio Santurbano, Enzo Giansante, Tullio Michele Ernesto Santroni, Giuseppe Del Petraro, Alesio Carletti, Angelo Mario D'Eramo, Bruno Crocetta, Emilio Di Paoloemilio, Marcello Sborgia.
Le accuse da cui devono difendersi vanno dall'associazione per delinquere, alla corruzione, alla tentata concussione, al falso ideologico sino all'abuso d'ufficio. Secondo gli inquirenti, Roselli, Ranghelli, Vernamonte insieme ad un consigliere comunale di maggioranza, un assessore e ad un imprenditore avrebbero costituito una vera e propria "cabina di regia" allo scopo di condizionare le scelte amministrative e politiche del consiglio e della giunta in cambio vantaggi elettorali e personali.
Il filone di inchiesta chiuso oggi riguarda in particolare Prg, accordo di programma sul cimitero, appalto del servizio di igiene urbana, gara d'appalto per la riscossione delle multe e dell'imposta sulla pubblicità, realizzazione del mega complesso residenziale denominato "La Villa Costruzioni".
Resta ancora aperto quello relativo al centro commerciale City Moda di Santa Teresa di Spoltore, che sarà chiuso a breve. Nell'ambito del filone City Moda, nei giorni scorsi, sono stati acquisiti nuovi atti. Le indagini sono condotte dal comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria della forestale.
Sedici in totale gli indagati, tra ex assessori, ex consiglieri comunali, tecnici comunali ed imprenditori. Oltre a Ranghelli, Roselli e Vernamonte, risultano indagati: Alessandro D'Onofrio, Ernesto Partenza, Luigi Zampacorta, Pino Luigioni, Claudio Santurbano, Enzo Giansante, Tullio Michele Ernesto Santroni, Giuseppe Del Petraro, Alesio Carletti, Angelo Mario D'Eramo, Bruno Crocetta, Emilio Di Paoloemilio, Marcello Sborgia.
Le accuse da cui devono difendersi vanno dall'associazione per delinquere, alla corruzione, alla tentata concussione, al falso ideologico sino all'abuso d'ufficio. Secondo gli inquirenti, Roselli, Ranghelli, Vernamonte insieme ad un consigliere comunale di maggioranza, un assessore e ad un imprenditore avrebbero costituito una vera e propria "cabina di regia" allo scopo di condizionare le scelte amministrative e politiche del consiglio e della giunta in cambio vantaggi elettorali e personali.
Il filone di inchiesta chiuso oggi riguarda in particolare Prg, accordo di programma sul cimitero, appalto del servizio di igiene urbana, gara d'appalto per la riscossione delle multe e dell'imposta sulla pubblicità, realizzazione del mega complesso residenziale denominato "La Villa Costruzioni".
Resta ancora aperto quello relativo al centro commerciale City Moda di Santa Teresa di Spoltore, che sarà chiuso a breve. Nell'ambito del filone City Moda, nei giorni scorsi, sono stati acquisiti nuovi atti. Le indagini sono condotte dal comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria della forestale.
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