Tragedia Rigopiano, la Cassazione: “Prevedere e prevenire il disastro era dovuto”

11 Marzo 2025

Depositate le motivazioni della Corte di Cassazione relative alla sentenza del 3 dicembre scorso sulla tragedia di Rigopiano: “Prevenire era possibile e anche dovuto”

PESCARA. Era possibile prevenire il disastro di Rigopiano? "Era possibile e anche dovuto". E' quanto afferma la Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza che lo scorso 3 dicembre ha parzialmente accolto le richieste della procura generale disponendo l'appello bis per dieci imputati "La prevenzione 'regina' per l'incolumità individuale e collettiva", vale a dire "l'identificazione di Rigopiano come sito valanghivo", dicono gli ermellini, "avrebbe dovuto attuarsi non a disastro naturalistico inverato" né "nel corso" e "nemmeno nell'imminenza della sua verificazione". Avrebbe invece "dovuto procedere di molto l'evento" poichè "tale classificazione avrebbe comportato il divieto di accedervi oppure di utilizzare le strutture in esso presenti ovvero ne avrebbe imposto un uso disciplinato (limitato, per esempio, alle stagioni non invernali)". "Era tal conclusione possibile? - dice ancora la Cassazione - Tale conclusione era possibile e anche dovuta".

Se la strada che portava all'hotel Rigopiano "fosse stata liberata dalla neve" la mattina del 18 gennaio, quando gli ospiti dell'hotel "tentarono invano di abbandonare l'albergo, gli eventi morte e lesioni non si sarebbero verificati". É uno dei passaggi delle motivazioni della sentenza con cui la Cassazione, lo scorso 3 dicembre, ha disposto un appello per bis per dieci imputati per la tragedia di Rigopiano. I supremi giudici sottolineano che la disponibilità di mezzi spazzaneve "avrebbe dovuto essere monitorata": "l'assicurazione della viabilità delle strade quindi la tutela dell'incolumità delle persone, non può che passere attraverso la pronta a disponibilità degli strumenti a ciò necessari".